Prove Invalsi 2023: le date e come prepararsi. La guida

Le prove servono per tracciare un quadro nazionale dei livelli di apprendimento degli studenti. Ecco le materie e le modalità di svolgimento

I test Invalsi 2023

I test Invalsi 2023

Firenze, 2 maggio 2023 – Il mese di maggio è dedicato alle prove Invalsi per le scuole primarie e per le classi seconde delle secondarie di secondo grado.

In particolare, nella scuola primaria, saranno interessate le classi seconde e quinte, che svolgeranno le prove di Italiano il 5 maggio e quelle di Matematica il 9 maggio, mentre solo le classi quinte affronteranno la prova di Inglese il 3 maggio.

Solamente nelle classi prime campione si svolgerà la prova di lettura, il 5 maggio. La modalità di svolgimento delle prove è cartacea.

Per il grado 10 (classe seconda delle superiori), per le classi non campione, le prove di Italiano e Matematica si svolgeranno tra l’11 e il 31 maggio, mentre per le classi campione le date sono l’11, il 12 e il 15 maggio. Le prove si svolgeranno al pc.

Da ricordare inoltre che tra il 22 maggio e il 5 giugno si svolgeranno le prove suppletive per le classi terze della secondaria di primo grado e per le classi quinte della secondaria di secondo grado. Ricordiamo infatti che per gli studenti impegnati negli esami di Stato del primo e secondo ciclo la partecipazione alle prove Invalsi è obbligatoria per poter essere ammessi agli esami. Il voto non farà però media.

A cosa servono i test Invalsi

Le prove servono per tracciare un quadro nazionale dei livelli di apprendimento degli studenti. I test sono standardizzati e si svolgono in varie fasi del percorso scolastico dei ragazzi per individuare il livello di competenza su scala nazionale.

Perché è importante partecipare alle prove

Le rilevazioni nazionali, si legge nella guida predisposta per le famiglie, sono uno strumento per misurare lo stato di salute del nostro sistema scolastico. Maggiore è la partecipazione alle prove, più si hanno informazioni utili per comprendere la scuola, le sue problematiche ma anche la sua forza e le sue risorse.

I test alla primaria

Prova di Italiano

Si articola in due parti: una di comprensione della lettura e una di riflessione sulla lingua. Entrambe misurano la padronanza linguistica, una delle competenze di base che la scuola deve sviluppare. I bambini del secondo anno inclusi nel campione nazionale partecipano anche a un test di velocità di lettura.

Prova di Matematica

Verifica le conoscenze più importanti, la capacità di risolvere problemi e quella di argomentare in tre ambiti: Numeri, Relazioni, Dati e Previsioni, e Spazio e figure. Delle tre prove, è quella che più dipende dal possesso di conoscenze disciplinari, ma i quesiti partono spesso da problemi della vita reale, e chiedono agli allievi anche di saper riflettere sul perché delle loro scelte.

Prova di Inglese

Misura le competenze di Ascolto e Lettura riportate anche nelle Indicazioni Nazionali. Il livello linguistico che gli alunni di quinta primaria devono raggiungere è l'A1 per entrambe le competenze misurate.

Perché solo tre materie

I quesiti delle prove Invalsi misurano il livello di preparazione degli studenti solo su alcune competenze e non su altre poiché sono quelle fondamentali e indispensabili per la scuola, il lavoro e la vita di tutti i giorni.

Alla primaria test cartacei

Nella scuola primaria i bambini svolgono le Prove su fascicoli cartacei, quindi in un formato molto familiare per loro.

Non c'è bisogno di spostarsi dall'aula e quindi le prove non richiedono strumenti o ambienti diversi da quelli che usano a scuola tutti i giorni.

Come preparare i bambini

Non c’è una preparazione specifica per affrontare le prove. Non sono test di memoria e quindi non si migliora facendo molti esercizi. Bisogna invece saper ragionare sulle conoscenze apprese e sviluppare il senso critico, come è richiesto in ogni percorso didattico.

Che tipo di compito devono sostenere gli alunni

Le domande hanno diversi formati: risposte a scelta multipla, completamenti, corrispondenze e anche risposte aperte. Sono tutti formati molto usati nella scuola e con i quali i bambini hanno familiarità.

I test per gli studenti con Bes

Gli studenti con certificazioni possono usufruire di misure dispensative o compensative. Gli alunni con Bes con certificazione clinica, possono utilizzare strumenti compensativi qualora sia stato redatto un piano che ne preveda l'utilizzo.

I test alla secondaria

Prova di Italiano

Si articola in due parti: una di comprensione della lettura e una di riflessione sulla lingua. Entrambe misurano la padronanza linguistica, una delle competenze di base che la scuola deve sviluppare. Per gli studenti del grado 8 la prova misura anche la competenza lessicale, cioè la quantità e l’ampiezza del lessico posseduto.

Prova di Matematica

Misura le conoscenze principali, la capacità di risolvere problemi e quella di argomentare in quattro ambiti: Probabilità e Statistica, Aritmetica o Algebra, Geometria, Relazioni e Funzioni. Delle tre Prove, è quella che più dipende dal possesso di conoscenze disciplinari, ma i quesiti partono spesso da problemi del mondo reale.

Prova di Inglese

Misura le competenze di Ascolto e Lettura riportate anche nelle Indicazioni Nazionali. Il livello linguistico che gli alunni del grado 8 devono raggiungere è l'A2, mentre è il B2 per quelli del grado 13.

La modalità di svolgimento

Per gli alunni della scuola secondaria le prove sono al computer. Ogni studente ha un proprio pc e un tempo prestabilito per portare a termine ciascuna Prova.

Gli studenti le svolgono nei laboratori di informatica o nelle aule in cui sono stati collocati i computer necessari. Anche per le secondarie non serve una preparazione specifica.

I risultati incidono sui voti degli studenti?

Assolutamente no. I test Invalsi non sostituiscono in alcun modo le valutazioni degli insegnanti nè le influenzano. La valutazione delle attività didattiche è compito esclusivo degli insegnanti che guidano gli alunni nel loro percorso di formazione scolastica.

Come vengono usati i risultati dalla scuola

I dati possono essere uno strumento di lavoro molto utile, poiché consentono ai dirigenti scolastici e agli insegnanti di guardare la propria scuola e i propri allievi da una prospettiva diversa da quella consueta. La quantità di dati Invalsi, restituita annualmente alle scuole, offre l'opportunità di individuare situazioni di difficoltà o di eccellenza e di progettare azioni adatte al miglioramento di ogni singola scuola.

Quando e come vengono pubblicati i risultati

I risultati vengono resi pubblici in momenti diversi, a seconda dell’informazione che viene fornita. A luglio viene pubblicato il Rapporto annuale, basato sui dati delle scuole campione: serve a fornire un’immagine generale della scuola italiana.

A settembre vengono invece restituiti i risultati alle singole scuole, che le ricevono a livello macro e micro, cioè di classe ma anche di singolo alunno.

Al termine degli esami di Stato di licenza media e di maturità i ragazzi ricevono inoltre la propria certificazione dei livelli di competenze conseguiti in Italiano, Matematica e Inglese.