Presentato alle Oblate il foulard “Libellula” della maison Giuliacarla Cecchi

L’evento, organizzato dall’Associazione Amici del Foulard di Firenze, ha ospitato l’intervento della storica del Costume Cristina Giorgetti e della stilista di alta moda Pola Cecchi, che ha condiviso con i presenti 90 anni di successi del Made in Italy di qualità

Un momento della presentazione

Un momento della presentazione

Firenze, 6 marzo 2024 – La Sala Sibilla Aleramo della Biblioteca delle Oblate era gremita di persone ieri pomeriggio, mentre si svolgeva la conferenza “Libellula o foulard”, promossa e organizzata dall’Associazione Amici del Foulard come omaggio alla Maison Giuliacarla Cecchi e al nuovo foulard "Libellula", disegnato dalla stilista Pola Cecchi.

A porgere i saluti ai soci e ai tanti ospiti intervenuti da varie città d’Italia è stata la presidente Maria Paola Alberti, che ha anche presentato alcuni cenni storici – addirittura risalenti all’antica Grecia - relativi alla prima comparsa del foulard nella storia del costume e della moda femminile.

La parola è poi passata alla storica del Costume, docente all’Accademia di Belle Arti di Firenze, Cristina Giorgetti, che dapprima ha fatto accenno alla straordinarietà delle collezioni firmate da Giuliacarla Cecchi negli anni del dopoguerra – e fino ai giorni nostri, grazie all’eredità trasmessa alle abili mani della figlia Pola -, che seppero precorrere i tempi osando e sperimentando sia nei modelli che nella realizzazione e nell’utilizzo delle stoffe. La parola è poi passata a Pola Cecchi, che ha rievocato aneddoti e ricordi familiari della mamma, ricostruendo oltre novant’anni di storia che la maison Giuliacarla Cecchi ha attraversato, contribuendo alla formazione e al consolidamento di un Made in Italy di alta qualità.

“Da sottolineare – ha specificato la Dottoressa Giorgetti riferendosi al foulard presentato per l'occasione – la bellezza della lavorazione che, proprio per un felice intuito della presidente degli Amici del Foulard Maria Paola Alberti è stato chiamato “Libellula”. La tecnica realizzata per comporre l’orlo è stata invece battezzata dalla stilista Pola Cecchi “Elizabeth”, in omaggio alla regina inglese che moriva proprio nei giorni dello studio e della realizzazione del foulard”.

Tra un intervento e l’altro, la sala della biblioteca che ospitava l’iniziativa è stata animata dalla presenza di tre modelle che hanno sfilato a più riprese presentando modelli vecchi e nuovi della maison, dagli storici datati 1950 alle contemporanee collezioni in pelle e “wave”.

A concludere l’evento è stata un’attesa lotteria dedicata alle signore presenti, la più fortunata delle quali si è aggiudicata un foulard “Libellula” fatto a mano, come da tradizione per la Maison Giuliacarla Cecchi. Caterina Ceccuti