Conoscere la sordità, la storia di Chiara e Ludovica per abbattere i pregiudizi

Ludovica è originaria di Fucecchio e insieme a Chiara ha aperto una pagina community sorda che sta avendo un grande successo

Ludovica e Chiara hanno aperto una pagina community sorda

Ludovica e Chiara hanno aperto una pagina community sorda

Firenze, 22 novembre 2022 - Due giovani ragazze, Chiara e Ludovica, una stessa missione: abbattere le barriere di quella che definiscono una “disabilità invisibile”, la sordità, di cui entrambe sono affette. Ludovica è toscana, originaria di Fucecchio, mentre Chiara è nata a Catania, entrambe ora vivono a Milano e portano avanti grazie ai social, quest’obiettivo di informazione e sensibilizzazione. “Siamo entrambe portatrici di impianto cocleare – spiegano - ci siamo conosciute durante la pandemia grazie ai social e da qui è nata l’idea di aprire una pagina community sorda che si chiama @thedeaf.soul”. Nato più di un anno fa, è un portale per la comunicazione e l’informazione delle persone con disabilità uditive: qui Chiara e Ludovica parlano di tutto ciò che ha a che fare con la sordità: “Perché c’è un mondo dietro che vogliamo raccontarvi in modo positivo e autoironico. Siamo persone normali e pretendiamo di essere trattate come tali. Perché noi, di diverso, abbiamo solo il mondo di racconti”. La parola d’ordine per le due ragazze è: “No al vittimismo e sì alla gioia, all’ironia e alla libertà di vivere con spensieratezza” quella che non è altro una caratteristica, tra le tante, che le contraddistingue. Della simpatia, della comunicazione scherzosa hanno fatto “un’arma per rispondere a chi proprio non vuol sentire” e le giudica attraverso stereotipi e pregiudizi. “Oltre questo -spiegano - facciamo video sia sui Reels sia su Tiktok nei nostri profili, per diffondere e sensibilizzare su questo tipo di disabilitàinvisibile” per abbattere l’ignoranza attraverso i social. Per noi è stata una sfida personale, non ce lo aspettavamo ma è stato un grande successo”. I loro messaggi sono molto seguiti: “Da quando siamo uscite “allo scoperto” -dicono Ludovina e Chiara -proviamo a sconfiggere l’ignoranza, a parlare, a far capire alla gente la diversità di ognuno di noi, senza classificare la disabilità. La disabilità non è classificabile, la disabilità è abilità. Abbiamo sempre visto la sordità come un “nemico”, un nemico da annientare, da vincere a qualunque costo. Ci siamo ostinate a essere quelle che non siamo, fino ad accettare il fatto che non avremmo mai potuto sconfiggere il nemico, ma avremmo potuto amarlo, scoprirlo, farne un punto di forza”. Il loro messaggio suona forte e chiaro: “Spesso il termine diversità mette timore, paura, vergogna e viene scambiata col significato di “inferiore”. È incredibile come viene distorto il senso a causa della disinformazione. Per tutto questo noi siamo e ci sentiamo diverse, perché è proprio grazie alla nostra sordità che riusciamo a vedere il mondo con occhi diversi che ci permettono di distinguere le persone “tossiche e nocive” da quelle semplici e positive. Per chi la possiede ma anche per chi la rispetta. Sono quelle le persone migliori. Vogliamo anche lanciare un messaggio verso a tutte le persone che ogni giorno sfidano la propria disabilità con il timore di essere giudicati o incompresi: “Mai avere paura della diversità, la sensibilità porta a cose intelligenti”.