Pelè, il dolore di Marcello Lippi: "Non ha cambiato il calcio, è stato il calcio"

L'ex ct azzurro: "Ha lasciato un segno impareggiabile, il suo mito non tramonterà mai"

Viareggio, 30 dicembre 2022 - La notizia l’ha raggiunto nella sua casa di Viareggio e il sentimento è quello del grande rispetto per un personaggio che ha fatto la storia del calcio, quel calcio che anche a Marcello Lippi ha dato tanto. Il ct dell’Italia campione del mondo del 2006 ricevette i complimenti personali di Pelè per una impresa rimasta negli annali del calcio. E nel ricordo di O’Rey si fa interprete del sentimento di tutti.

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Pelè è morto a 82 anni (Foto Ansa)
Pelè è morto a 82 anni (Foto Ansa)

Una notizia che purtroppo temevamo, Marcello, ma che addolora.

“Una notizia che mi ha colpito profondamente. E’ stato uno dei grandissimi, un punto di riferimento per noi giovani giocatori che lo abbiamo ammirato in campo e sempre evocato quando si trattava di sottolineare chi fosse il massimo. Purtroppo questa parte conclusiva dell’anno ci sta riservando bruttissime notizie e ci stanno lasciando grandi personaggi non soltanto dello sport. Il mito di Pelè non tramonterà mai, ha lasciato un segno troppo importante. Indelebile. Sia quando giocava e abbiamo tutti negli occhi i suoi gesti tecnici, poi quando è stato ambasciatore del calcio. Dobbiamo sempre dire grazie a lui e gli altri grandi che hanno diffuso il calcio nel pianeta. Punti di riferimento imprescindibili”.

Per molti Pelè è il giocatore che ha cambiato il calcio. Lei è d’accordo?

“Pelè non è stato l’uomo che ha cambiato il calcio, è stato il calcio. In lui ci sono state racchiuse tutte le caratteristiche del campione straordinario: la tecnica incredibile, il fiuto del gol, il fisico, la lealtà in campo. Un esempio in campo e fuori e una persona che ha sempre amato il suo lavoro facendosi ambasciatore del pallone in tutto il mondo. Per me il più grande in assoluto”.