Paolo Rossi, a piccoli passi verso il trionfo. Era il principe gentile del gol

Una carriera ricca di gioie e colpi di scena. Mai banale sotto porta, aveva l’istinto di un killer aggraziato

Paolo Rossi con la maglia del Lanerossi Vicenza

Paolo Rossi con la maglia del Lanerossi Vicenza

Firenze, 11 dicembre 2020 - Dalla Cattolica Virtus al Pallone d’Oro, la storia di Paolo Rossi è una favola. Gli inizi nel Santa Lucia di Prato, dal 1961 al 1967, poi un rapido passaggio all’Ambrosiana, sempre Prato, dal ’67 al ’68 (con il giovane dirigente Moreno Roggi). Quindi la Cattolica Virtus, dove lo vide Italo Allodi, osservatore della Juventus, e se lo portò a Torino. Un anno nella Primavera, un altro ai margini della prima squadra, poi il Como. L’esplosione al Lanerossi Vicenza dei miracoli, il Perugia, cinque anni alla Juve e a fine carriera Milan e Verona.

Pablito, il re del Mondiale ’82. Nello stesso anno vinse il Pallone d’oro (terzo italiano ad aggiudicarselo). Occupa la 42ª posizione nella classifica dei migliori calciatori del XX secolo di "World Soccer". Con Baggio e Christian Vieri ha il record italiano di marcature nei Mondiali (9 gol) ed è stato il primo giocatore (eguagliato solo da Ronaldo) ad aver vinto nello stesso anno Mondiale, titolo di capocannoniere della competizione e Pallone d’oro.