Orto del Malcantone, gli studenti partecipano alla progettazione dello spazio pubblico

Presentati i tre progetti elaborati del Liceo artistico di Porta Romana e dell’Istituto tecnico agrario con il contributo di Fondazione CR Firenze

La presentazione dei progetti a Palazzo Vecchio

La presentazione dei progetti a Palazzo Vecchio

Firenze, 30 settembre 2022 - Tre progetti per la riapertura dell’Orto del Malcantone, giardino pubblico nel cuore di Coverciano, realizzati dagli studenti del liceo artistico di Porta Romana e dell’Istituto tecnico agrario con il contributo della Fondazione CR Firenze nell’ambito del percorso ‘Innesti’ del bando Doposcuola 2022. Sono stati presentati a Palazzo Vecchio alla presenza degli assessori all’Ambiente e transizione ecologica Andrea Giorgio, dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re e dell’assessore allo Sport e politiche giovanili Cosimo Guccione.Innesti è un percorso di accompagnamento degli studenti all’interno della progettazione reale e partecipata dell’Orto del Malcantone, con l’obiettivo di dare maggiore spazio al lavoro di gruppo, all’interdisciplinarietà e alle loro competenze relazionali nel loro percorso educativo. Il progetto formativo di ecologia sociale, dopo una prima fase dedicata all’osservazione e all’analisi delle relazioni sociali che gravitano attorno all’Orto del Malcantone, ha visto i ragazzi hanno immaginato tre scenari possibili per la progettazione del nuovo spazio pubblico: ‘Sinfonia’, ‘Giardino per tutti’ e ‘Agorà’. Dopo una prima fase dedicata all’osservazione delle buone pratiche di agricivismo presenti sul territorio (Lumen, Orto x Orto di San Giovanni, trekking urbano ‘Paesaggiando’ da Villa Bardini al Giardino delle Rose) e dopo una successiva fase dedicata all'analisi sociale (questionari, interviste e focus group nel quartiere) e alla progettazione seguita da architetti e professori esperti di partecipazione e permacultura (Angelo Ferrari e Sauro Guarnieri), i ragazzi hanno dato voce a tre scenari possibili.Il progetto Giardino per tuttiMargherita Daziano, che fa parte del gruppo che ha realizzato il progetto ‘Giardino per tutti’, spiega: “Abbiamo realizzato il progetto di un giardino cercando di mantenere il verde che era già presente e creato aree che possono permettere la socializzazione. E non manca un piccolo gazebo per lo scambio di libri, e una zona più rilassante dove poterli leggere e dove poter conoscere nuove persone. Quanto è durato il progetto? Per una settimana a giugno siamo andati a visitare posti e associazioni che avevano fatto cosa simile (Lumen, Orti Sociali San Giovanni Valdarno, Giardino delle Roe e Villa Bardini). Poi siamo andati sul campo e ci siamo dedicati al progetto: a settembre c’è stata l’interazione col quartiere e poi siamo arrivati alla realizzazione vera e propria con grafici e modellino tridimensionale. Come considero il progetto? Molto interessante, infatti quando la mia scuola me lo ha proposto ho subito risposto di sì perché poteva essere, ed è stato, qualcosa che mi ampliava l’orizzonte sul mondo e su quello ci circonda, e su come cercare di migliorarlo”. I punti di forza del progetto sono il punto di condivisione – scambio libri, i giochi per bambini, la palestra all’aperto e il frutteto. ‘Giardino per Tutti’ è a cura di: Margherita Daziano, Alice Ranahan, Caterina Volpi, Sofia Cavarretta e Alessia Pancani. Il progetto AgoràMassimiliano Zheng è invece il rappresentante del progetto chiamato Agorà: “È un progetto che punta a costruire un giardino moderno. Nella prima parte del lavoro ci siamo dedicati all’osservazione, siamo stati in vari tipi di orti e giardini (con visite didattiche a Villa Bardini, Giardino delle Rose, Lumen, Orto x Orto), poi ci siamo dedicati alla fase della progettazione ed è nato questo progetto che si basa sul concetto di piazza come punto d’incontro, dove le persone posson socializzare, scambiare le proprie idee, trascorrere il proprio tempo. Il nostro è un progetto che definirei ‘versatile’ perché si può riadattare nelle varie aree verdi e periferie”. Il progetto Agorà – che ha tra i punti di forza i giochi per bambini e l’orto sociale - è a cura di: Fabio Armandi, Lorenzo Sussi, Olmo Prever, Adele Lanzillotta, Massimiliano Zheng, Elisa Barone e Giulio Bonacchi.Il progetto Giardino SinfoniaLa rappresentate del gruppo Giardino Sinfonia ha sottolineato quanto il progetto abbia tenuto conto delle richieste dei cittadini della zona. Dopo aver visitato diverse realtà di verde pubblico, tra cui giardini storici fiorentini, un orto sociale a San Giovanni Valdarno e uno spazio culturale rigenerato vicino al Parco del Mensola, i ragazzi si sono dedicati all’ascolto delle necessità dei cittadini attraverso questionari e interviste. Gli studenti si sono dedicati anche alla ricerca di materiali ecosostenibili, e per questo progetto si sono sipirati al recupero e alla rinascita delle aree verdi, ricreando una centralità per l’incontro e per lo svago della comunità. “Le richieste dei cittadini – spiega la portavoce del gruppo - erano un parco giochi, un’area per bambini, una palestra. Abbiamo diviso il guardino in due parti, progettando una zona relax e una zona ristoro con area bambini e fitness. Il nostro progetto è a forma di chitarra nel quale abbiamo posto al centro due piazze, una con il ristoro e un’altra con una fontana in quanto area di incontro tra le persone. Il nome Sinfonia è nato perchè ci aspettiamo che quest’area possa creare una melodia, un’armonia tra coloro che la frequenteranno”. Il progetto del Giardino Sinfonia è a cura di: Eva Masieri, Laura Bini, Delia Andronic, Teodora Sestini, Chanel dela Cruz Madalin Cioclu.“Sono partiti i lavori di riqualificazione che consentiranno di dare nuova vita ai 5mila metri quadrati abbandonati tra via del Malcantone e via dell'Arcolaio - ha ricordato l’assessore all'urbanistica Cecilia Del Re in Consiglio - nella grande area verde abbandonata per decenni e in stato di degrado per insediamenti abusivi sta nascendo oggi un giardino pubblico con vocazione agricola, orti urbani e spazi per eventi culturali. Dopo tanti anni, questo spazio tornerà ad essere un'area verde pubblica, come doveva essere dall'inizio e non è mai stato. I tecnici della direzione ambiente sono al lavoro ormai da qualche mese per ripulire l'area, prendersi cura del verde esistente e realizzare un pozzo. Vogliamo infatti che resti un'area con vocazione agricola, collegando a questa visione attività di vario tipo, che l'associazione e le altre realtà che si sono unite alla rete potranno realizzare grazie a un patto di collaborazione con l'amministrazione”. "Ringrazio di cuore studenti e insegnanti per il loro prezioso impegno - ha concluso l'assessore Del Re - perchè lasciare l'immaginazione a chi può esprimere i propri desideri e bisogni è non solo un aiuto importante per l'amministrazione ma anche il modo più autentico e fresco per andare a progettare nuove aree"."L’attenzione al sociale e all’ambiente sono stati al centro dei progetti di questi ragazzi in modo sorprendente - ha dichiarato l'assessore all'ambiente Andrea Giorgio - faremo di questo parco un bene comune vivo e vivace anche grazie alle loro idee. Adesso avvieremo con il Vivaio del Malcantone e con l’assessore Guccione una discussione su come restituire finalmente questo spazio ai cittadini, ma la partecipazione dei giovani alla progettazione dovrà essere rilanciata e sempre presente". "Faccio i complimenti agli studenti che hanno presentato queste proposte - ha detto l'assessore alle politiche giovanili e ai beni comuni Cosimo Guccione - adesso l'obiettivo è che diventino realtà e che poi, tramite l'associazione, questo giardino possa essere gestito dai cittadini". “Siamo doppiamente soddisfatti di poter contribuire a questo progetto – afferma Gabriele Gori, Direttore Generale di Fondazione CR Firenze - poiché abbiamo dapprima sostenuto la rinascita di questo luogo che ora, grazie al nostro Bando ‘Doposcuola’, si animerà con attività che coinvolgeranno soprattutto i giovani. Ci auguriamo che la cittadinanza possa appropriarsi di questa esperienze e ispirarsi per proseguire la cura degli spazi comuni”.Dopo una prima fase dedicata all’osservazione delle buone pratiche di agricivismo presenti sul territorio (Lumen, Orto x Orto di San Giovanni, trekking urbano ‘Paesaggiando’ da Villa Bardini al Giardino delle Rose) e dopo una successiva fase dedicata all'analisi sociale (questionari, interviste e focus group nel quartiere) e alla progettazione seguita da architetti e professori esperti di partecipazione e permacultura (Angelo Ferrari e Sauro Guarnieri), i ragazzi hanno dato voce a tre scenari possibili per la futura progettazione del nuovo spazio pubblico: Sinfonia, Giardino per Tutti e Agorà. I progetti sono maturati nell’ambito del percorsi ‘Innesti’, progetto formativo di ecologia sociale e accompagnamento degli studenti all’interno di una progettazione reale (compito realtà), con l’obiettivo di dare maggiore spazio al lavoro di gruppo, all’interdisciplinarietà e alle competenze relazionali nel percorso educativo, ma anche di coinvolgere il tessuto sociale nella riapertura di un nuovo spazio verde pubblico.Maurizio Costanzo