Vendere casa è un’odissea: il mercato immobiliare non si muove

Tempi lunghi anche per i mutui. Prezzi stabili. Ma sui fondi commerciali i numeri sono impressionanti

Un'immagine simbolo del mercato immobiliare in città

Un'immagine simbolo del mercato immobiliare in città

Firenze, 26 gennaio 2021 - Un mercato in stallo, con i prezzi che, anche se poco, scendono. Il mattone attira ancora, peccato però che i tempi medi di vendita si siano allungati in modo esponenziale, fino a raddoppiarsi per i fondi commerciali. Per venderne uno, anche se è nella zona più centrale della città, ci vogliono, di media, 11 mesi. Colpa della pandemia, della conseguente crisi economica, dei turisti che non ci sono. Ma colpa anche dello smart working. "Il lavoro da remoto degli uffici pubblici ha rallentato il tempo che ci vuole per effettuare una compravendita. Per esempio – spiega Simone Beni, presidente di Fiaip Toscana – per una valutazione dell’immobile o una richiesta al catasto prima ci volevano dai 30 ai 40 giorni, oggi tra i 60 e i 90 giorni". «Stesso andamento nelle banche: prima una risposta per una richiesta di mutuo arrivava in 25 giorni, adesso ci vogliono tre mesi". Così, anche se ci sono richieste per cambiare o acquistare una nuova casa, il mercato risulta comunque fermo. I prezzi sono rimasti stabili, secondo Fiaip, e registrano eventualmente una leggera flessione a causa, di solito, sottolinea Beni, "di situazioni personali contingenti dei proprietari, che prima affittavano l’immobile a turisti, e ora non più, o che non ce la fanno più a reggere le rate del mutuo e che quindi decidono di metterlo in vendita ad un prezzo più basso". Secondo i dati di Immobiliare.it, nel 2020 i prezzi degli immobili residenziali nella nostra città sono diminuiti di un -0,8%, con una quotazione media di 3.976 euro al metro quadrato. Il volume di compravendite è in flessione: secondo i dati di Bankitalia, Nomisma e Fimaa, le transazioni immobiliari residenziali sono state 4.100 nel 2020, con un calo rispetto al 2019 di oltre il 7 per cento. Molto più pesante la situazione sul fronte dei fondi commerciali. Solo 510 le compravendite nell’anno del Covid, con un crollo del 35 per cento sul 2019. Ma c’è anche un dato positivo. Sarà un caso, ma spariti i turisti, i fiorentini, tornano a pensare come vivibile il cuore della città. «Il 2,7% di chi compra casa sceglie infatti il centro storico, con la riscoperta di San Frediano e Santo Spirito", dice Arrigo Brandini, presidente provinciale di Fimaa Confcommercio. "Va per la maggiore anche la zona che sarà la direttrice della nuova linea della tramvia, quindi piazza Libertà, via Varchi, via dei Della Robbia, via Nardi, che sta tornando ad essere residenziale". Nel 2020 han no comprato un immobile per il 43% coppie senza figli, il 30% con figli e per la restante parte si tratta di persone sole.