"Medici in pensione a 72 anni? Non risolve i problemi del Pronto soccorso"

Il presidente dell'Ordine dei Medici Pietro Claudio Dattolo critica l’emendamento approvato in Commissione Affari sociali della Camera: “Servirà soltanto a prolungare la carriera di professori universitari”

Medici (foto di repertorio)

Medici (foto di repertorio)

Firenze, 8 dicembre 2022 – “Avrà una ricaduta su poche centinaia di professionisti. Servirà soltanto a prolungare la carriera di professori universitari, ma non risolverà certo i problemi della carenza dei medici nei Pronto soccorso”. Con queste dure parole Pietro Claudio Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Firenze, commenta l’approvazione in Commissione Affari sociali della Camera dell’emendamento che prevede per i medici la possibilità di chiedere di rimanere in servizio fino a 72 anni. L'obiettivo dell'emendamento, fanno sapere, è quello di "evitare il determinarsi di ulteriori carenze nelle dotazioni organiche, favorire l'esplicarsi a medio termine delle politiche di potenziamento della formazione universitaria con l'incremento dei laureati in medicina e chirurgia con le relative specializzazioni, nonché sostenere adeguatamente le azioni di contrasto all'emergenza pandemica". L'emendamento sancisce che a decorrere dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2026, il limite di età per il collocamento di ufficio a riposo è elevato su base volontaria alla data di compimento del settantaduesimo anno di età per il personale medico, dipendente o convenzionato, del Servizio sanitario nazionale. Tale facoltà è estesa anche al personale medico in servizio presso strutture private convenzionate con il Servizio sanitario nazionale, e ai docenti universitari di medicina e chirurgia.

“Il rischio, visto che l’emendamento sarà valido fino al 2026, è che non verranno assunti più medici almeno per i prossimi 4 anni - sottolinea Dattolo -. Non è vero che non ci sono medici, mancano gli specialisti, soprattutto quelli dell’emergenza/urgenza, ma con questo emendamento non si risolveranno certamente i problemi dei Pronto soccorso. Non puoi certamente mettere un 70enne in turno la notte in un Pronto soccorso. Ci auguriamo, dunque, che la politica torni sui propri passi. Se vogliono risolvere i problemi in sanità devono investire sul personale, assumendo giovani medici e non mantenere in servizio chi, invece, può andare in pensione”. Pietro Claudio Dattolo, presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e idontoiatri della provincia di Firenze, poi, rilancia una proposta: “Prendiamo i soldi del Mes, del Meccanismo europeo di stabilità, e utilizziamoli per assumere personale in sanità, per riempire, ad esempio, le Case di comunità che rischiano di diventare contenitori vuoti”. Maurizio Costanzo