"Io, da dannato della Fi-Pi-Li, alla laurea con brivido da 110 e lode"

Tamponamento sulla direttrice più incidentata della Toscana. Ma la disavventura finisce con gli applausi

Matteo Bigazzi, 24 anni, di Ponsacco

Matteo Bigazzi, 24 anni, di Ponsacco

Pisa, 25 maggio 2022 - Neo laureato a pieni voti, da qualche giorno membro ad honorem della popolata comunità dei "Dannati della Fipili". Atto dovuto dopo aver rischiato di ’bucare’ proprio la discussione della tesi per uno dei tanti incidenti stradali nei quali i pendolari si trovano spesso imbottigliati. E’ Matteo Bigazzi, 24 anni, studente di Ponsacco, in provincia di Pisa. Una disavventura, la sua, finita con un 110 e lode alla facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Pisa.

Partenza puntuali alle 8,40, apppuntamento in facoltà alle 9.30. Lei era il primo della sessione di laurea. Poi cosa è successo?

"Un tamponamento in prossimità dell’uscita di Pisa Est, quando eravamo quasi arivati. Nello scontro rimane parzialmente coinvolta anche l’auto di mio padre".

E a quel punto come ha fatto a raggiungere Pisa?

"La cosa andava per le lunghe. Così mia madre ed io, siamo scesi e abbiamo iniziato a camminare sullo svincolo. In pratica ci siamo messi a fare l’autostop, vestiti tutti eleganti, da cerimonia. Ma nessuno si fermava. L’unico che lo ha fatto – ed è stata davvero la mia fortuna – è stato un dipendente della mia università. Incredibile, ero stupito e sorpreso. Non ho chiesto neppure il nome. Ma mi ha portato a destinazione in tempo".

Il suo racconto ha fatto notizia. Si è fatto vivo, dopo, il suo ’salvatore’?

"Ancora no, non ha un nome. E mi dispiace molto, perchè vorrei tanto ringraziarlo...".

Suo padre è riuscito, alla fine, ad assistere alla discussione della tesi?

"Sì, ce l’ha fatta. Alla pattuglia dei carabinieri che è arrivata sul punto dell’incidente per i rilievi ha spiegato che suo figlio si sarebbe laureato nel giro di venti minuti. E loro sono stati gentillissimi, hanno velocizzato tutte le pratiche ed è riuscito a ripartire".

Ha raccontato ai prof quello che le era successo nel tragitto casa-università?

"No, alla commissione non ho voluto dire nulla. A quel punto ero tranquillo. Varcata la soglia della facoltà mi sono detto: adesso non può che andare meglio. Ho mantenuto tutta la lucidità che era necessaria. E dopo ci siamo rilassati tutti con un bel pranzo e i festeggiamenti di rito. Ce li meritavamo! Ora un po’ di pausa e poi penserò al ’capitolo’ lavoro".

Laurea in Economia 24 anni, 110 e lode. Su quale argomento ha svolto la sua tesi?

"Il financial fair play della Uefa, mi interessa il lato economico che sta dietro al mondo del calcio. In futuro mi piacerebbe diventare un manager o un amministratore delegato in ambito calcistico".

Tifa per qualche squadra?

"L’Inter, ahimè... ma a livello economico seguo tutte le squadre. Anche il Pisa".

Un ’modello’ da seguire in questo settore?

"L’ambizione totale ha un nome: Beppe Marotta (amministratore delegato dell’Inter e consigliere della Lega Nazionale Professionisti Serie A, ndr ). Essere anche un quarto di lui mi basterebbe...".

Francesca Bianchi