
La Porta Sud del Battistero
Firenze, 1 dicembre 2019 - La monumentale Porta Sud in bronzo e oro di Andrea Pisano, arriva dopo il restauro al museo dell’Opera del Duomo. Per la prima volta le tre grandi Porte del Battistero saranno visibili una accanto all’altra nella grande sala del Paradiso. Il restauro è finanziato dall’Opera di Santa Maria del Fiore, diretto ed eseguito dall’Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro. Il 6 dicembre l’anteprima alla stampa.
È la più antica delle tre Porte del Battistero, la Porta Sud di Andrea Pisano realizzata tra il 1330 e il 1336. Che dopo un lungo e certosino restauro durato tre anni, nella notte tra il 4 e il 5 novembre è tornata a ‘casa’. La monumentale opera del celebre scultore trecentesco è stata trasportata dalla sede dell’Opificio delle Pietre Dure di via degli Alfani, al Museo dell’Opera del Duomo. Visto il grande peso di circa 7 tonnellate, 3 e mezzo per anta, per il trasporto sono serviti due viaggi, uno per anta. Una volta al museo, la Porta Sud è stata trasportata nella sala del Paradiso e montata in una teca, accanto alle altre due Porte del Battistero, dove sarà visibile al pubblico dal 9 dicembre.
L’intervento di restauro è stato possibile grazie all’Opera di Santa Maria del Fiore che ne ha finanziato interamene il restauro, lo smontaggio, il trasporto e la collocazione nel museo. Con la Porta Sud si conclude un epocale ciclo di restauri, diretti ed eseguiti dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che ha riguardato le tre monumentali Porte del Battistero di Firenze: la Porta del Paradiso e la Porta Nord di Lorenzo Ghiberti e la Porta Sud opera di andrea Pisano.
È stato nella notte tra il 15 e il 16 aprile 2016 che la Porta Sud ha lasciato la sua sede originale dopo 680 anni. Anche per la Porta Sud è stata realizzata una replica ad arte che per tutto questo tempo ha sostituito l’originale sul Battistero, così come in precedenza è stato fatto per le due altre porte. Il restauro ha portato alla luce ciò che resta della doratura originale sotto lo sporco e i depositi che ne offuscavano la superficie. Per il restauro e la realizzazione della copia della Porta Sud sono serviti 3 anni di magistrale lavoro, un anno in più rispetto alla Porta Nord, perché dalle prime indagini l’opera appariva molto danneggiata. L’intera superficie della porta si presentava offuscata dai depositi e dalle alterazioni di color verde del bronzo che nascondevano la doratura originale. Nella parte inferiore della porta, i rilievi sporgenti delle formelle erano consunti dal contatto con le mani dei visitatori, che li hanno privati della doratura e della patina di ossidazione del bronzo.
Dai documenti emerge, inoltre, che la Porta Sud ha subìto due importanti interventi nel passato, durante la Seconda Guerra Mondiale, le tre porte del Battistero vennero infatti smontate e trasportate in un luogo al riparo dai bombardamenti, e dopo l’alluvione del 1966. Al più celebre scultore italiano del Trecento, Andrea Pisano, si deve la realizzazione delle 28 formelle della Porta Sud, originariamente a est dove si trova oggi la replica della Porta del Paradiso, a cui saranno affidate le più impegnative imprese fiorentine del secolo: la prima porta bronzea del Battistero e la decorazione del Campanile di Giotto. Andrea Pisano vi lavorerà tra il 1330 e il 1336 eseguendo 28 formelle con episodi della vita di San Giovanni Battista, patrono del Battistero e della città di Firenze. Un capolavoro che dal 9 dicembre, grazie a questo magistrale restauro, fiorentini e visitatori di tutto il mondo potranno tornare ad ammirare in tutto il suo splendore.
Maurizio Costanzo
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