Iran: al Palazzo del Pegaso uno striscione con volti e nomi dei condannati a morte

È stato collocato nel cortile della sede del Consiglio regionale della Toscana dopo una mozione unanime votata in aula

Lo striscione visibile nel cortile di Palazzo del Pegaso

Lo striscione visibile nel cortile di Palazzo del Pegaso

Firenze, 23 gennaio 2023 - Volti, nomi ed età dei condannati a morte dal regime iraniano. Sono visibili in un grande striscione appeso nei giorni scorsi nel cortile di palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana.

«Da qui parte un messaggio forte e condiviso da tutte le forze politiche – ha affermato il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo -. Non restiamo in silenzio. Quello che sta accadendo in Iran in questo momento è drammatico. La Toscana è stata la prima Regione al mondo nel 1786 ad abolire la pena di morte. Pensare che oggi chi protesta per avere più diritti e più libertà viene barbaramente ucciso, dà il segno che c’è ancora tanto da fare. Questo striscione è un gesto simbolico per ribadire che non vogliamo voltarci dall’altra parte».

L’evento fa seguito alla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale lo scorso 7 dicembre, con la quale è stato preso l’impegno a «intraprendere iniziative di sensibilizzazione, anche mediante l’esposizione di idonei materiali all’esterno delle sedi consiliari, finalizzate a dimostrare la vicinanza delle istituzioni e a sostenere in modo sempre più incisivo la causa del popolo iraniano».

Presenti allo srotolamento dello striscione i consiglieri Marco Casucci (Lega), Federica Fratoni (Pd), Stefano Scaramelli (Iv), Vincenzo Ceccarelli (Pd), Francesco Torselli (Fdi), Elena Meini (Lega), Silvia Noferi (M5S), Alessandro Capecchi (Fdi), Cristina Giachi (Pd), Massimiliano Pescini (Pd), Andrea Vannucci (Pd), la presidente della Commissione Pari Opportunità Francesca Basanieri e la presidente del Parlamento regionale degli studenti Maria Vittoria D’Annunzio.

All’evento è intervenuto anche un rappresentante del movimento ‘Donna. Vita. Libertà’ che ha ricordato come i numeri riportati dallo striscione, stampato a dicembre, nell’ultimo mese siano drammaticamente aumentati.

Lisa Ciardi