Firenze, 27 dicembre 2022 - Era fra i cinque attivisti ambientalisti di Ultima generazione che lo scorso 7 dicembre hanno fatto un blitz gettando vernice sull'ingresso del teatro alla Scala e anche fra quelli che a luglio si sono incollati al vetro di protezione della Primavera del Botticelli agli Uffizi, alcuni giorni dopo al basamento della scultura di Boccioni, ‘Forme uniche della continuità nello spazio’, al museo del Novecento di Milano, mentre a Ferragosto era fra i manifestanti che si sono incollati alla vasca dei delfini all'acquario di Genova. Ora per Simone Ficicchia, ventenne di Voghera, la Questura di Pavia ha chiesto l'applicazione di misure di sorveglianza speciale. Se ne parlerà in un'udienza al tribunale di Milano fissata per il 10 gennaio, dove Ultima Generazione ha già annunciato che farà un presidio di protesta. La sorveglianza speciale prevede una serie di limitazioni che possono arrivare al divieto di soggiorno in un Comune o all'obbligo di non uscire dal proprio e sono previste nel decreto legislativo 159 del 6 settembre 2011, cioè nel codice antimafia per evitare che soggetti socialmente pericolosi commettano reati. “Il mio è il primo caso di questo genere non solo in Ultima generazione, ma anche fra gli attivisti per il clima. Questi provvedimenti sono generalmente destinati a casi di mafia. Un uso così politico non era mai successo” e indica, secondo Simone, “un inasprimento della repressione in questo settore”. “Abbiamo paura non tanto per noi ma per la libertà di espressione in generale” aggiunge, per altri movimenti come quello studentesco di Fridays for Future, ad esempio. “Non ci lasceremo intimidire” assicurano da Ultima generazione invitando “famiglie e chiunque voglia dare solidarietà” al presidio che sarà, promettono, “partecipato e festoso”. Nelle oltre 70 pagine della convocazione Ficicchia è definito come “soggetto socialmente pericoloso” e “denunciato e condannato più volte”. Ma “questo non è vero - precisa Simone - sono stato denunciato ma non c'è stata nessuna condanna. E non c'è stata nessuna resistenza a pubblico ufficiale: non c'è mai stata resistenza attiva, ma solo totalmente passiva, che significa restare immobili mentre la polizia ti sposta”. “Siamo oltre la criminalizzazione del dissenso: qui - conclude il legale di Simone, Gilberto Pagani - è in gioco non soltanto il diritto di esprimere le proprie opinioni ma la sopravvivenza dell'umanità sul nostro pianeta”.
Maurizio Costanzo