
Una immagine ripresa stamane del radar di terra dell'aeroporto milanese di Linate
Roma, 28 giugno 2025 - Voli momentaneamente sospesi nel nord-ovest, spazio aereo impraticabile tra Milano, Torino e Modena. Un sabato sera di disagi per milioni di passeggeri e da cardiopalma per gli addetto del centro radar di Milano, dove si è verificato il guasto che sta paralizzando diverse regioni d’Italia. Ma non è la prima volta che accade.
È successo anche negli Usa per ben due volte tra aprile e maggio di quest’anno e anche l’anno scorso – “simili guasti tecnologici si sono verificati altre volte da agosto 2024”, ha detto un controllore alla Nbc – e lo scorso autunno in Italia, sempre al centro radar lombardo.
Novanta minuti di blackout radar e radio
Lo scorso 9 maggio, il ‘Newark Liberty International’ - lo scalo più importante del New Jersey e uno dei più trafficati aeroporti statunitensi - ha subito un blackout totale nelle comunicazioni radar e radio. Un blocco totale che, per circa novanta secondi, ha mandato in tilt il sistema. Per fortuna, è accaduto di notte - alle 3.55 del mattino, ora locale - quindi un momento in cui il traffico nei cieli era ridotto.
“Guasto delle telecomunicazioni”
Il blocco ha colpito i sistemi di comunicazione e i display radar del Philadelphia Terminal Radar Approach Control (Tracon), la struttura responsabile di guidare gli aerei in entrata e in uscita dallo spazio aereo dell'aeroporto di Newark. “Guasto delle telecomunicazioni”, così ha ricostruito la Federal Aviation Administration, il che significa che per un interminabile minuto e mezzo ha reso impossibile per i controllori del traffico aereo di tracciare e comunicare con gli aerei.
Un controllore: “Guasti simili accaduti 9 volte”
Un controllore di volo di Newark ha riferito al canale televisivo Nbc News che “simili guasti tecnologici si sono verificati altre volte da agosto 2024” e che i controllori hanno “perso il contatto radio con i piloti in avvicinamento a Newark in almeno otto o nove occasioni negli ultimi mesi”. È accaduto anche il 28 aprile, il controllore ha descritto l’incidente come “la situazione più pericolosa immaginabile".