Gli specializzandi: "Noi in prima linea contro il virus"

Medici (foto di repertorio)

Medici (foto di repertorio)

Firenze, 3 aprile 2021 - I medici specializzandi da oltre un anno combattono nei reparti degli ospedali d’Italia contro il Covid. Per questo non ci stanno a essere «inseriti nella categoria dei furbetti del vaccino», come scrive a La Nazione Riccardo Accioli dopo aver letto la nostra inchiesta sul vaccini Pfizer somministrato anche ai giovani componenti di alcune categorie. E da Perugia Giulia Manfredini aggiunge che «a mandare avanti la sanità pubblica sono soprattutto gli specializzandi. Lavoriamo 60 ore a settimana». Mentre Rebecca Rossi conclude: «Gli specializzandi non sono studentelli ma veri e propri medici». Hanno ragione. Con la sua inchiesta «La Nazione» ha sottolineato che la scelta di utilizzare Pfizer anche per persone giovani e in salute ha penalizzato nei fatti gli anziani e i fragili, molti dei quali ancora in attesa. Nessuno ha voluto mettere in discussione l’impegno e il diritto alla salute dei giovani medici, a cui tra l’altro va la stima dei pazienti assistiti ogni giorno. In reparto, appunto.