L’11 aprile è la ‘Giornata del latino’. Una lingua (mai) morta

Una giornata per riflettere sulle nostre radici culturali che parlano al presente. Oggi a farla da padrona è l’inglese, ma quanti lo conoscono davvero?

Libro (foto Ansa)

Libro (foto Ansa)

Firenze, 11 aprile 2024 - Da studenti abbiamo pensato che il latino fosse una materia magari anche interessante, ma complicata da studiare, colpevole l’averci tolto il sonno per una versione fatta bene. Da grandi l'abbiamo certamente rivalutata come radice culturale e persino sfoggiata come lingua d'uso per rimarcare gli studi (nel linguaggio corrente usando a priori, par condicio, super, ictus, il modaiolo Rip ma anche i detti forbiti usati più o meno a proposito come 'apertis verbis', 'divide et impera', 'per aspera ad astra'). Il latino è ancora oggi la lingua che sottintende diritto, religione, economia, politica.

"Ho digitato la demo al computer durante il transfer dal campus al terminal: ma il tutor teme che lo sponsor non mi accrediti il bonus perché il video o l'audio sono pessimi. Proverò con un'altra app": sono fantastiche queste quattro righe di anglo-latinismi, ossia i termini latini che l'inglese ha preso in prestito per creare neologismi. Ci sentiamo inferiori all'estero per non dominare l'inglese? Invece dobbiamo inorgoglirci di sapere che app deriva dal termine latino 'applicatio' (applicazione), computer da computo (calcolare), user da utor (usare) da cui deriva la parola utente. Solo per citare pochissimi vocaboli d'uso corrente che le nuove generazioni pensano di aver inventato loro. Si potrebbe andare avanti con fan, detective story, fiction cult, sequel, summit, focus, market, city, snob, persino status symbol. Dal passato al presente.

Oggi a farla da padrona è l’inglese. Uno studio su oltre 10.000 annunci di lavoro ha evidenziato che la conoscenza della lingua inglese è un requisito essenziale per ottenere un impiego. In particolare, nel panorama lavorativo italiano sempre più aree necessitano di professionisti in grado di comunicare efficacemente in inglese, ma solo il 20% di questi ha una preparazione almeno di livello elementare. È più che probabile quindi che capiti di dover, prima o poi, affrontare un colloquio di lavoro in lingua. Edusogno, la startup di English learning online fondata da 3 giovani under 30, ha messo a punto una lista di 6 consigli inediti per affrontare al meglio un colloquio in inglese: essere trasparenti, studiare l’interlocutore, il Curriculum Vitae in inglese è importante, preparare le risposte, proattività, fare una simulazione. Edusogno ha anche condotto un'indagine rivolta alla propria community (circa 85.000 membri con un’età media tra i 18 e i 35 anni), da cui sono emerse alcune evidenze: il 77% dei giovani italiani è insoddisfatto del proprio livello di inglese e intende migliorarlo, solo il 21% degli intervistati ha dichiarato di possedere un grado di conoscenza della lingua avanzato. Nasce oggi Adriano Olivetti nato l’11 aprile del 1901 a Ivrea. Grande imprenditore e visionario, straordinario innovatore, è stato capace di ripensare il rapporto tra imprenditore e operai. È considerato tra le figure più importanti del Novecento. Ha detto: “Un sogno sembra un sogno fino a quando non si comincia a lavorarci”.