I settanta anni della prima sfilata di moda

Una conferenza internazionale per i 50 anni dalla scomparsa del suo organizzatore, Gian Battista Giorgini

Una foto storica della prima sfilata della moda Italiana a Firenze

Una foto storica della prima sfilata della moda Italiana a Firenze

Firenze, 12 febbraio 2021 - «Il Nobil Uomo e la Nobil Donna Giovanni Battista e Nella Giorgini hanno il piacere di invitare la S.V. Ad un ballo che daranno in casa loro", in via Serragli 144. Ecco l’invito cartaceo del 14 febbraio 1951 che festeggia solo due giorni dopo l’evento storico l’ora fatale della nascita della moda italiana: il 12 febbraio 1951 si tenne una sfilata semiclandestina in casa di Giovan Battista Giorgini, nobile, elegante, cittadino del mondo perchè buyer molto conosciuto in America e in Europa, paladino della manifattura italiana ma soprattutto toscana e fiorentina. E soprattutto visionario, il primo ad intuire che la nostra moda poteva cominciare a dare fastidio allo strapotere di quella francese, dominante, se solo qualcuno avesse avuto l’ardire di cominciare “la battaglia dello stile”, riunendo le migliori sartorie italiane a Firenze. Dunque un ballo per celebrare solo pochi giorni dopo la grande sorpresa imbandita da Bista (come lo chiamavano in famiglia e gli amici) quel 12 febbraio di cui ricorre ora l’anniversario, celebrato proprio oggi con un convegno internazionale on line. "Lo scopo della serata – continua l’invito di settanta anni fa – è di valorizzare la nostra Moda. Le Signore sono perciò vivamente pregate di indossare abiti di pura ispirazione italiana".

Un convegno per ricordare, la figura di Giorgini: una lista di importanti relatori chiamati a parlare del famoso nonno dal nipote Neri Fadigati che conserva e promuove il nuovo archivio Giorgini, con un filo diretto con l’Università di Bologna e i suoi studiosi di storia della moda. Importante il contributo di Oma, Osservatorio dei Mestieri dell’Arte che fa capo alla Fondazione CR Firenze.

Una serata speciale quella del 12 febbraio 1951 col salotto trasformato in passerella e sui divani e le poltrone un pugno giornaliste e buyer americani intercettati da Giorgini e in transito da Parigi dove avevano assistito ai defilè della couture francese. Forse per curiosità accettarono di venire a Firenze in questa casa affacciata sul giardino Torrigiani. Convinse così alcuni sarti, quasi tutti tra Roma e Milano, a accettare la sfida di un defilè improvvisato (tra loro c’era anche Emilio Pucci). A giugno per Pitti Uomo numero 100 ci sarà una mostra e verrà dato alle stampe un libro sulla vita del geniale buyer che era nato a Forte dei Marmi nel 1898 ed è morto a Firenze 50 anni fa, nel gennaio 1971.