Forte dei marmi: alla Capannina si torna a ballare

Capienza al 50% e tanta voglia di divertirsi. Il patron Gherardo Guidi: “Il locale dopo 92 anni è sempre pronto a nuove sfide”

Alla Capannina si torna a ballare (foto Fabrizio Nizza)

Alla Capannina si torna a ballare (foto Fabrizio Nizza)

Forte dei Marmi (Lucca), 17 ottobre 2021 – La voglia di riassaporare la gioia di un momento atteso per troppo tempo, la soddisfazione di vedere un locale che ha fatto la storia dello spettacolo e del costume italiano tornare ad animarsi secondo quelle che sono le caratteristiche che lo hanno reso popolare in tutto il mondo. E’ stato un sabato notte da ricordare alla Capannina di Franceschi che ha riaperto al ballo per il cinquanta per cento della sua capienza e nel pieno rispetto delle norme anti Covid, come vogliono le disposizioni del Governo. Tutto esaurito per i posti che erano disponibili e grande entusiasmo.  In una sera le lancette dell’orologio sono tornate indietro di 594 giorni.

Perché l’ultima volta che si era ballato in Capannina era sabato 29 febbraio 2020. Dieci giorni dopo sarebbe cambiato il mondo, con un evento epocale come la pandemia che ci ha cambiato e ha rischiato di travolgere l’universo dell’intrattenimento. Per la verità in questi lunghi mesi la Capannina ha avuto sempre successo e consensi con la formula delle cene-spettacolo che è piaciuta alla gente e ha fatto riscoprire un locale più confidenziale. Ma la Capannina è fatta per ballare e lo si è capito anche sabato sera. L’appuntamento della ripartenza è iniziato con l’aperitivo che secondo il nuovo format si tiene nella sala grande ed è allietato dalla musica: in consolle quella di Charlie Dee e live quella di Stefano Busà e del gruppo Ex Novo Band

Intorno alla mezzanotte l’inizio dell’arrivo degli amanti della discoteca, Tanti giovani ma anche persone mature. I più elettrizzati naturalmente ragazzi e ragazze arrivati non solo dalla Versilia ma tutta la costa toscana e anche dall’entroterra (Pisa, Pistoia, Firenze). “E’ un tornare a vivere, ritrovare le nostre belle abitudini, socializzare” hanno detto in coro i i ragazzi che non stavano nella pelle.  Poi da mezzanotte e mezzo è iniziato l’afflusso che è stato ordinato con il controllo accurato dei green pass. In coda tutti con la mascherina.

Appena arrivati all’interno i clienti hanno occupato la pista con un gesto che è stato quasi liberatorio, dopo quasi 600 giorni di attesa. La zona piano bar si è confermato il regno di Stefano Busà che con il suo pianoforte e la sua voce ha fatto cantare e ballare tutti. Naturalmente soddisfatto il patron Gherardo Guidi che con la sua famiglia è alla testa di questo locale da 44 anni, locale che lo scorso agosto ha spento le 92 candeline. “Mi fa molto piacere rivedere il ballo in Capannina e, anche se la mia esperienza nel campo dello spettacolo è lunga, devo dire che sono anche un po’ emozionato. Il nostro settore, quello dell’intrattenimento, è uno di quelli che ha risentito di più della pandemia. Noi in particolare – ha sottolineato Gherardo Guidi - siamo stati davvero i primi a chiudere e abbiamo rispettato in pieno le leggi dimostrando grande senso di responsabilità. La Capannina in questi mesi ha continuato il suo lavoro con le cene spettacolo e lo ha fatto trovando il consenso della gente. Ora ripartiamo con più entusiasmo che mai, il nostro gruppo di lavoro è davvero di qualità e composto da professionisti seri e speriamo che al più presto la capienza possa essere ampliata con un’accessibilità del pubblico al 75-80% e poi al 100%. Il locale dopo 92 anni è sempre pronto a tante sfide. Per l’autunno e inverno ho in mente tante idee e progetti che però presuppongono la possibilità di lavorare al pieno delle nostre possibilità. Intanto per la notte di Halloween torna Jerry Calà che qui è di casa e che ottiene sempre uno straordinario successo con la sua festa cult”. Insomma, la Capannina è ripartita. Il ballo dal 1946 al marzo 2020 non si era mai fermato ma quello che è accaduto appartiene ormai al passato. La voglia di divertirsi è tornata al centro di tutto.  

Maurizio Costanzo