Firenze, entravano all’università con i Green Pass di altri studenti: scatta la diffida

Lettera di diffida firmata dalla rettrice Petrucci per tutti coloro che hanno violato il regolamento per gli accessi in facoltà

La rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci

La rettrice dell’Università di Firenze, Alessandra Petrucci

Firenze, 9 dicembre 2021 -  Arriva la stangata per i furbetti del Qr code, una pratica già troppo diffusa nell’università fiorentina. L’Ateneo, infatti, fortemente convinto nel riportare in presenza tutta la didattica, aveva studiato un piano basato sulle prenotazioni online per accedere alle aule e alle zone condivise. Una misura volta sia a contingentare gli ingressi, sia come tracciamento in caso di positività al Covid, spettro ancora pericolosamente vicino al mondo accademico in questi mesi complicati. Tramite un portale univeristario i ragazzi potevano prenotarsi per accedere all’interno dell’ateneo, ricevendo di risposta un codice Qr, da mostrare all’ingresso. Il problema, però, è stata la gestione da parte degli studenti, che non hanno intuito l’importanza del rispèetto delle norme. Sempre più frequente è stato il passaggio di cellulare in cellulare del codice Qr, dando la possiiblità a chi era rimasto fuori dalle prenotazioni di entrare negli spazi universitari comunque, o entrare al posto di chi non era riuscito a raggiungere le sedi. E se con un solo codice riuscivano ad entrare sei o addirittura sette studenti, la situazione sia a livello di spazi che di assembramenti era destinata a diventare incontrollabile. In poco tempo l’Università, accorgendosi della pratica scorretta da parte degli studenti, è corsa subito ai ripari, prendendo una posizione molto netta. Tramite una lettera, inviata a tutti gli studenti che si erano resi protagonisti dell’infrazione, l’Ateneo ha fortemente condannato il comportamento. «Mi vengono segnalati diversi episodi, riscontrati dagli addetti al servizio di portineria presso la Biblioteca di Scienze Sociali in via delle Pandette n.2 – scrive la Rettrice Alessandra Petrucci – accaduti nel periodo da ottobre a novembre ultimo scorso, tra cui quello in cui le Sue credenziali di accesso alle sedi universitarie sono state utilizzate da altro studente. Detta condotta è gravemente lesiva delle regole di comportamento di Ateneo, che sono state imposte da ragioni di sicurezza e in ottemperanza alle norme sulla prevenzione e il tracciamento da contagio Covid- 19. Invito e diffido a cessare immediatamente ogni tipo dicomportamento illecito nell’utilizzo delle credenziali di accesso, che sono e devono rimanere ad uso strettamente personale. In via cautelare le credenziali che Le erano state fornite saranno disattivate". Una lettera di diffida in piena regola, rivolta a tutti quegli studenti che hanno violato le norme, che potrebbe avere ripercussioni molto serie. Gli studenti non in possesso di credenziali, o con l’accesso bloccato, non potranno accedere all’univeristà per le lezioni, la mensa e addirittura sostenere gli esami. Con la sessione invernale sempre più vicina, potrebbe rimanere a questi studenti solo la possibilità di usare le modalità didattiche a distanza.