REDAZIONE CRONACA

Spasticità del braccio, intervento innovativo

L’operazione è stata effettuata all’ospedale di Santa Maria Nuova da un’équipe d’eccellenza internazionale

intervento

FIRENZE, 16 giugno 2021 - Complesso e innovativo intervento per correggere la spasticità di una giovane paziente affetta da una paralisi cerebrale infantile all’ospedale di Santa Maria Nuova. La paralisi aveva provocato una emiplegia spastica, rendendo inutilizzabile l’arto superiore e la mano a causa di un’importante deformità. L’intervento è stato condotto da Laura Martini, chirurgo della mano dell’Asl Toscana centro che da anni fa parte di una rete internazionale di chirurghi dedicati al trattamento della spasticità. Rete coordinata da Caroline Leclercq, presidente dell’Institut de la Main di Parigi, fra i massimi esperti a livello mondiale per il trattamento di questa patologia. Nell’équipe chirurgica anche Andrea Vitali, direttore di Chirurgia della mano del Palagi, in collaborazione con il gruppo italiano spasticità e tetraplegia, di cui fanno parte Paolo Panciera, responsabile di Chirurgia della mano e della Spasticità dell’Ospedale Villa Salus di Mestre/Venezia e Antonio Azzarà, direttore di Chirurgia della Mano e microchirurgia di Terni.

L’intervento è stato effettuato con una tecnica innovativa, neurectomia iperselettiva, che consiste nell’indebolire (con strumenti microchirurgici) le fibre nervose motorie dei nervi dell’arto superiore che mantengono il muscolo spastico in situazione di ipercontrazione o ipertono. Questo tipo di intervento non corregge la deformità, ma ha l’obiettivo di recuperare l’attività funzionale e permettere l’utilizzo più appropriato dell’arto superiore. Può associarsi o sostituirsi alle tecniche tradizionali che si limitavano a ridurre le rigidità posturali più gravi. In quest’ottica, le indicazioni chirurgiche sono limitate a circa il 20% dei casi.