Fi-Pi-Li, 'Obiettivo riaprire le 4 corsie entro l’estate'

Partiti i lavori di somma urgenza disposti dalla Città metropolitana di Firenze

Riccardo Maurri, dirigente della direzione viabilità della Città metropolitana (Germogli)

Riccardo Maurri, dirigente della direzione viabilità della Città metropolitana (Germogli)

Firenze, 9 luglio 2021 - Sulla Fi-Pi-Li sono partiti i lavori di somma urgenza disposti dalla Città metropolitana di Firenze. L'obiettivo resta quello di riaprire le quattro corsie della superstrada entro la fine dell'estate (oggi ridotte a due per la frana dello scorso gennaio), come stabilito dal sindaco, Dario Nardella, e come confermano i tecnici presenti nel cantiere. In questi giorni, spiega Riccardo Maurri, dirigente della direzione viabilità della Città metropolitana, "faremo le opere strutturali".

Sui pali ancorati a terra "nella prima parte delle lavorazioni verranno agganciate le strutture in cemento armato: fondazione, testa palo, il muro a retta verticale e infine una soletta orizzontale per ricostruire il rilevato stradale. Questa è l'opera da fare in somma urgenza con cui si ritiene di fugare ogni rischio di cedimento dall'altra parte, quindi di ricostituire lo stato tensionale" del terreno. Questa è la parte più impegnativa del cantiere e terminerà "ad agosto. Subito dopo attueremo le ultime opere per ripristinare la funzionalità della carreggiata parzialmente demolita. L'obiettivo si raggiungerà a settembre inoltrato e simbolicamente abbiamo indicato la fine dell'estate, il 21 settembre". Ma si lavorerà anche di notte, come chiesto da Nardella? "L'impresa è disponibile anche alle notturne, ma solo per le operazioni che si possono eseguire in tutta sicurezza. Ancora, però, un programma esecutivo dei lavori non c'è: Avr è tenuta a trasmettere il cronoprogramma esecutivo dei lavori" nei prossimi giorni", conclude. Le risorse messe in campo dalla Regione Toscana, per ora anticipate dalla Città metropolitana, serviranno anche a sistemare la frana che si è sviluppata sotto la Fi-Pi-Li: verrà, cioè, ripristinato il muro sotto la scarpata, che inizia dalla prima barriera di contenimento della superstrada.