La Toscana e la fase 2: "Sì a riaperture anticipate per negozi di vicinato"

La transizione verso la normalità: possibile che diversi tipi di attività come ristoranti e parrucchieri aprano prima dell'1 giugno. Hai una domanda? Whatsapp 3316121321

Bandiera italiana su un tetto (New Press Photo)

Bandiera italiana su un tetto (New Press Photo)

Firenze, 7 maggio 2020 - Il delicato passaggio alla fase due dell'emergenza coronavirus è l'oggetto del dibattito in Toscana. Sono in ballo interessi economici di migliaia di commercianti adesso in gravissima difficoltà dopo oltre due mesi di inattività. Parrucchieri e baristi sono sul piede di guerra e, con una serie di manifestazioni, hanno fatto pressione sulle istituzioni perché le cose possano velocemente cambiare e possano tornare a lavoro. Segui con noi gli aggiornamenti in tempo reale. 

Negozi di vicinato, Rossi propone a Conte la riapertura l'11 maggio

Enrico Rossi ha scritto al presidente del Consiglio, Conte, per proporre la riapertura anticipata all'11 maggio dei negozi di vicinato sotto i 300 mq, in Toscana oltre 18mila. Qui l'articolo

I cinema riaperti per protesta

La maggior parte del 300 sale cinematografiche presenti in Toscana aderirà al flash mob #riaccendilcinema, lanciato dall'Associazione nazionale esercenti cinema (Anec), in contemporanea con la 65/a edizione dei David di Donatello (in onda venerdì 8 maggio su Rai 1). I cinema italiani riaccenderanno, per una sera, le insegne e gli schermi, in attesa della riapertura e di un ritorno alla normalità. A seguito del lockdown, infatti, 1.600 cinema in tutta Italia hanno sospeso la loro attività, per un totale di oltre 4.000 schermi su tutto il territorio nazionale. «Le sale cinematografiche italiane riaccendono le proprie luci con l'augurio di un ritorno alla piena normalità a nome di tutta l'industria del cinema - ha detto Mario Lorini, presidente dell'Anec - vogliamo lanciare un segnale importante per ricordare a tutto il pubblico che le sale cinematografiche ci sono e attendono il momento giusto per riaprire. In Toscana, come nel resto d'Italia - ha aggiunto Lorini - stiamo registrando un'adesione altissima, penso che entro domani arriveremo alla quasi totalità degli schermi».

Nardella: "Serve coinvolgere i sindaci prima di emanare atti"

"Ringrazio i Sindaci del territorio della Città Metropolitana di Firenze che stanno lavorando ininterrottamente per dare corrette informazioni ai cittadini dovendo far riferimento a un quadro di prescrizioni di Stato e Regioni non sempre uniforme": lo ha detto il sindaco Dario Nardella questa mattina in Palazzo Medici Riccardi, dove ha convocato il Consiglio Metropolitano. Solo a Firenze si sono verificate tre manfiestazioni di commercianti, ristoratori, gestori di locali "che giustamente ci mostrano i loro problemi. Le famiglie ci scrivono. I genitori devono andare a lavorare e non sanno dove portare i loro bambini. Verso i sindaci occorre la massima attenzione, con un coinvolgimento costante anche nell'elaborazione degli atti, anche sovracomunaali, sia regionali che statali".

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Toti: "Le Regioni chiedono riapertura dei negozi dall'11 maggio"

«Poco fa la conferenza delle Regioni all'unanimità ha approvato un documento che chiede che fin da lunedì 11 maggio si possa riaprire il commercio al dettaglio e che dal 17 quando scadrà il dpcm firmato il 26 aprile scorso questa norma decada e venga totalmente attribuito alle regioni la responsabilità di elaborare un calendario completo di riaperture sin dal 18 maggio». Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti nel corso di un punto stampa

Ok alla Messa dal 18 maggio

Si torna in chiesa per la Messa dal 18 maggio. Governo e Conferenza episcopale hanno siglato l'intesa. Diverse misure di sicurezza - LEGGI L'ARTICOLO

Messaggio di ottimismo dalle eccellenze toscane

Alcuni grandi nomi toscani del teatro, dell'hotellerie e della ristorazione aprono le porte di casa per un messaggio: "Le eccellenze non si fermano, siamo pronti a riabbracciare clienti e spettatori" - ARTICOLO E VIDEO

"Sì a riapertura anticipata dei negozi di vicinato"

Riapertura anticipata «per i negozi di vicinato del commercio al dettaglio in sede fissa»: è quanto chiede Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, annunciando su Facebook che invierà una richiesta scritta in tal senso al premier Giuseppe Conte. «Si tratta di poco più di 18000 negozi - scrive - che, naturalmente, dovranno essere sottoposti a tutte le misure possibili per la sicurezza. A cominciare, lo dico subito, dalla necessità di garantire negli spazi chiusi una limitata presenza di clienti». Il governatore toscano si dice «convinto che la linea giusta sia quella di una ripresa graduale e prudente. Per la Toscana la richiesta di una contenuta e controllata riapertura del settore commerciale è basata sui dati epidemiologici e sulle qualità e sull'efficacia del suo sistema sanitario».

Conte: "Possibili riaperture anticipate a maggio

In un momento in cui i sondaggi promuovono il governo sulla gestione dell'emergenza sanitaria il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è consapevole che queste settimane sono decisive per la navigazione dell'esecutivo. Innanzitutto per la fase due: "Gli italiani hanno risposto presente. Ora tocca a noi. Lo Stato c'è", afferma il presidente del Consiglio in un'intervista all'AGI, spiegando di volersi fare "garante" del rilancio dell'Italia in un momento così importante. Il convincimento è che ci aspetta ancora "un periodo di grande sofferenza" (Conte si dice addolorato per il suicidio di un imprenditore a Napoli) ma "nessuno deve rimanere nel vicolo cielo della paura e della sfiducia". E accelera anche sulle riaperture. "A chi - afferma il premier - ha ancora l'attività chiusa dico che, continuando con il senso di responsabilita' sin qui dimostrato, in molti territori si potranno anticipare le riaperture gia' nei prossimi giorni di maggio".