NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Il programma Erasmus festeggia 35 anni: "Ha cambiato il modo di vedere l'Europa"

L'idea che ha permesso agli studenti di diventare più maturi. Scriveteci le vostre esperienze a [email protected]

Ragazzi Erasmus in festa

Firenze, 9 maggio 2022 - Il programma per gli studenti Erasmus festeggia 35 anni e lo fa rilanciando e investendo per il futuro: la programmazione 2021-2027 infatti si aprirà a 33 Paesi, garantendo quello che il rappresentante in Italia della Commissione europea Vittorio Calaprice, ha definito “un programma inclusivo, più digitale e più verde”. L'anniversario è stato festeggiato a Palazzo Vecchio in una conferenza organizzata dall'Agenzia Erasmus+ Indire nel Festival d'Europa. Avviato nel 1987, Erasmus ha creato una vera e propria generazione, che ha potuto fare esperienze all'estero, scoprire nuove culture: dalla nascita il programma ha permesso a 12 milioni di cittadini di studiare e formarsi in Europa. Per la programmazione 2021-2027 la dotazione finanziaria, ha spiegato la ministra dell'Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, “è di 28,4 miliardi di euro, quasi il doppio del programma precedente”.

D'altronde, ha aggiunto Messa, “il programma ha cambiato il modo in cui i cittadini percepiscono l'Europa”. E, ora più che mai, c'è bisogno di unità, di vedere l'Europa come un unico blocco in grado di contrastare ciò che sta accadendo in Ucraina. “L'Italia oggi è alla terza posizione a livello europeo per studenti in partenza per studio verso mete europee, dopo Spagna e Francia - ha spiegato Messa -. Fin dall'inizio l'Italia ha contribuito sia a livello finanziario che con tutte le Università ai programmi Erasmus. Dal 2014 sono oltre 162mila gli studenti che sono venuti in Italia da tutti i paesi dell'Europa”. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il ministro dell'Istruzione, dell'università e della ricerca Patrizio Bianchi che ha evidenziato come “Erasmus abbia rappresentato un passaggio fondamentale nella costruzione dell'Europa”. Tra gli interventi quelli del sindaco di Firenze Dario Nardella che ha sottolineato come il legame con la città “sia particolarmente rilevante”, anche perché “la sede dell'agenzia è proprio a Firenze”.

Il rettore dell'Università di Firenze Alessandra Petrucci ha evidenziato che si tratta di uno “dei progetti e importanti che fa la Comunità europea, consente ai giovani di conoscersi, scoprire culture diverse e 'fare' una cultura unica”. Secondo il direttore generale dell'agenzia Erasmus+ Indire Flaminio Galli “gli studenti sono la vera forza del futuro del programma”. Investire sui giovani, attrarli (lo ha detto anche Maurizio Tira, coordinatore affari internazionali Crui). E far sì che possano fare sempre più esperienze, in modo poi da governare il futuro della nostra società.

Scriveteci le vostre esperienze

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