Sfregio Elba: dissalatore della discordia. Strada sulla spiaggia per far passare le auto

Non c’è pace per il progetto del nuovo impianto di Capoliveri, scontro tra cittadini e istituzioni L’azienda idrica: "La struttura è provvisoria". Ma intanto le onde l’hanno già fatta sparire

La strada provvisoria sulla spiaggia è stata danneggiata dalle ultime mareggiate

La strada provvisoria sulla spiaggia è stata danneggiata dalle ultime mareggiate

Capoliveri (Isola d’Elba), 19 gennaio 2023 - All’Elba la domanda ormai è diventata un tormentone: "Anche oggi il mare avrà portato via la strada sulla spiaggia?". "In effetti è una storia che fa sorridere", spiega l’assessore del Comune di Capoliveri Laura Di Fazio. "Se non fosse che in ballo ci sono sia la sicurezza delle persone sia i rischi per l’ambiente. E noi, come amministrazione comunale, insieme coni cittadini, chiediamo che sia fatta chiarezza su questa vicenda".

Ma che cosa succede esattamente all’Isola d’Elba? Per la realizzazione del dissalatore, che in estate, quando ci sono frotte di turisti, avrà il compito di dare all’isola acqua dolce da immettere nelle rete idrica, è stato aperto un cantiere a Lido di Capoliveri, una delle spiagge più belle dell’Elba. Dato che la strada diretta alla stazione di pompaggio è diventata di fatto inutilizzabile per i lavori di posa delle tubazioni, Asa (l’azienda del servizio idrico della provincia di Livorno) ha costruito una pista sulla spiaggia di Lido di Capoliveri.

Una struttura provvisoria, una strada in materiale plastico di cinque metri di larghezza e 225 metri di lunghezza "per sopperire – spiega l’assessore Di Fazio – al clamoroso errore progettuale fatto nel 2017 allorché nessuno dei progettisti del dissalatore di Mola si rese conto dell’inutilizzabilità, per il cantiere, della strada di Lido che dispone di una sola corsia di marcia". Ma i progettisti non avevano calcolato gli effetti del vento e neppure delle mareggiate, che negli ultimi giorni (del resto normalissime, siamo d’inverno) hanno per ben due volte danneggiato la pista di plastica realizzata sull’arenile. E i cittadini che abitano nella zona non ci stanno: "Ci chiudono la strada e costruiscono sulla spiaggia una pista di plastica inutilizzabile e pericolosa perché le onde la invadono regolarmente". Per questo hanno segnalato il caso alle autorità e la Guardia Costiera ha già svolto un sopralluogo insieme alla polizia municipale di Capoliveri.

Ci sarebbe anche un esposto alla Procura di Livorno da parte di un cittadino. Mentre ieri, Gabriele Messina, un cittadino che abita nella zona interessata dai lavori, ha annunciato che si incatenerà proprio all’inizio della strada per protestare e chiedere interventi a tutela della sicurezza dei residenti. L’Asa, da parte sua, spiega che la pista di plastica è una struttura provvisoria. "La pista sulla spiaggia – afferma Asa – crea un anello con la via del Lido adiacente e consentirà il transito agli eventuali mezzi di soccorso permettendo inoltre ai residenti della zona di raggiungere la propria abitazione con i propri automezzi durante alcune particolari fasi dei lavori che prevedono lo scavo e la posa della nuova condotta sulla attuale e piccola strada di accesso che termina nei pressi della spiaggia. A seconda delle condizioni meteo è infatti previsto nell’ordinanza di autorizzazione di sospendere temporaneamente e tempestivamente il modesto uso della pista integrativa. Quindi, in caso di maltempo, Asa interromperà le lavorazioni sulla strada principale per consentire il normale transito veicolare. I tratti di strada danneggiati dalla mareggiata saranno ripristinati".

"Ma queste operazioni descritte da Asa – precisa l’assessore Laura Di Fazio – non sono così semplici e immediate. Perché quando la strada principale è interessata da scavi per interrare le tubazioni, non si ripristina la viabilità in pochi minuti, se c’è un’emergenza. E il mare non avverte: in questa stagione basta poco tempo perché si alzi il vento e provochi onde in grado di rendere inutilizzabile la pista sulla spiaggia". Il Comune si era opposto alla pista in spiaggia, ma l’Asa ha fatto ricorso al Tar ed ha avuto via libera.

"Il problema è che se da parte dei tecnici sono stati compiuti errori di valutazione così grossolani – osserva l’assessore – come facciamo a fidarci della bontà di tutto il progetto? Se si costruisce una strada sulla spiaggia che viene regolarmente spazzata via dalle onde, siamo sicuri che anche il resto dell’opera con stazioni di pompaggio e tubazioni che portano migliaia di metri cubi di salamoia, non finiscano per avere un impatto pesante e non correttamente valutato in partenza? Questa vicenda merita un approfondimento, siamo ancora in tempo per evitare il rischio di disastri per l’ambiente e per le attività turistiche".

Luca Filippi