Carceri, il garante: "Tre morti in due giorni in Toscana. Inaccettabile dramma continuo"

L'intervento di Giuseppe Fanfani dopo la morte di due detenuti a Prato e uno a Siena

Svolta in South Carolina

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Firenze, 29 maggio 2020 - Un ''inaccettabile dramma continuo''. Così il garante regionale dei detenuti, Giuseppe Fanfani, dopo la morte in pochi giorni di tre detenuti a Prato e Siena. 

''La Toscana è scossa da tre morti in carcere sulle quali ancora non vi sono notizie ufficiali. Al mio ufficio nulla è pervenuto ma da quanto è dato sapere sono tre i detenuti morti nelle nostre strutture penitenziarie. Ieri (giovedì 28 maggio, ndr) a Prato, dopo giorni di agonia, un giovane ventenne di nazionalità turca che aveva tentato il suicidio domenica scorsa è morto. Pare soffrisse di problemi psichiatrici. Oggi - dichiara Fanfani - nel carcere di Prato è deceduto a seguito di un malore un giovane magrebino di 35 anni. Le cause sono ancora tutte da accertare. Sempre oggi si è tolto la vita nel carcere di Siena un giovane di nazionalità Italiana, trasferito da altro istituto, e posto in isolamento per motivi sanitari legati al coronavirus''.

Il garante regionale, pur nella difficoltà di avere notizie precise sulle vicende, e pur non avendo avuto alcuna comunicazione ufficiale, manifesta tutta la sua preoccupazione per il susseguirsi di episodi di tale gravità. ''Queste situazioni - afferma - sono la conseguenza, difficilmente evitabile, di esasperazione psichica dovuta alle terribili e talvolta inumane condizioni in cui la detenzione carceraria viene eseguita. Il suicidio soprattutto si manifesta nelle persone psichicamente più fragili come appare fossero i giovani che si sono tolti la vita a Prato e Siena''.

''Uno Stato moderno e civile non può assistere silente a situazioni come queste che mettono in discussione i principi di umanità che devono sempre presiedere alla detenzione carceraria'' continua. Il garante si attiverà immediatamente per ''conoscere la verità sulle morti di questi giorni'' e ne farà ''oggetto di attenta interlocuzione al fine di evitare che drammi di questo genere possano ripetersi''.