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Arezzo, 24 luglio 2025 – Ddl femminicidio, il Sindaco Silvia Chiassai Martini: “Importante riconoscere la specificità del femminicidio e pena dell'ergastolo”
Il Sindaco Silvia Chiassai Martini plaude all'approvazione all'unanimità nel Senato del Ddl “Femminicidio”, di iniziativa governativa, che introduce nel codice penale il reato specifico di femminicidio punendo con l'ergastolo chi provoca la morte di una donna commettendo “atti di discriminazione o di odio verso la vittima in quanto donna, oppure quando il reato sia volto a reprimere l'esercizio dei diritti, delle libertà o della personalità della donna”.
Il testo prevede anche misure che rafforzano la formazione per la lotta alla violenza sulle donne e alla violenza domestica, includendo importanti tutele per gli orfani di femminicidio: bambine, bambini, adolescenti e giovani che si ritrovano improvvisamente privi di entrambe le figure genitoriali e hanno bisogno di sostegno, anche economico, per ricostruire la propria vita. A loro sono destinati appositi fondi dedicati.
"Questo primo traguardo è un atto concreto per contrastare una piaga sociale che è diventata intollerabile - afferma il Sindaco Chiassai Martini - Finalmente la politica, in modo unanime e trasversale, ha mostrato la propria compattezza su un tema che non può permettere divisioni e che deve impegnarsi tutti a combattere un fenomeno innanzitutto culturale. Ho ben scolpito il ricordo di diverse donne che in questi anni hanno bussato alla mia porta chiedendo aiuto, madri terrorizzate, sfinite, disperate, consapevoli che non potevano più tollerare quella violenza fisica e verbale che coinvolgeva anche i loro figli. La convinzione di fare quel passo e di andarsene con i figli era sempre rimandata perché non c'era un'abitazione alternativa e sicura e dall'altro lato i figli che comprensibilmente non vogliono lasciare la loro scuola, i loro amici.
E' chiaro che la strada a tutela di donne vittime di violenza è ancora molto lunga e in salita, nonostante l'impegno di molte realtà di volontariato, che restano punti di riferimento fondamentali anche nel nostro territorio e nella nostra provincia, è necessario continuare a programmare interventi concreti, capaci di dare alle donne il coraggio e la reale possibilità di chiedere aiuto e fuggire da situazioni e casi violenti
Il Sindaco ribadisce infine l'importanza di un percorso di trasformazione culturale rivolto soprattutto alle nuove generazioni: "La scuola e, prima ancora, le famiglie e noi genitori - concludono- abbiamo un ruolo centrale e la responsabilità di crescere figli maschisi rispetto delle donne e figlie consapevoli che nessun uomo è legittimato a screditarle oa usare contro di qualsiasi forma di violenza fisica o verbale. Questo importante traguardo deve responsabilizzarci tutti a compiere la propria parte, per un fenomeno che non accenna minimamente a diminuire"