Covid e seconde case in Toscana, i sindaci delle Valli Etrusche: "Proprietari, non venite"

Covid e contagi, l'appello dalle province di Pisa e Livorno da parte dei primi cittadini

Il centro storico di Bibbona

Il centro storico di Bibbona

Bibbona (Livorno), 16 marzo 2021 - Un appello ai proprietari di seconde case: "Non venire qui da noi in questo momento perché i contagi da covid sono tanti. Il turismo è la nostra ricchezza ma in questo momento serve un atto di responsabilità". E' il senso delle parole dei sindaci delle Valli Etrusche, ovvero della zona tra la costa livornese e l'interno della provincia di Pisa.

Da Bibbona a Santa Luce, da Castellina Marittima a Riparbella, qui i proprietari di seconde case sono tantissimi. Aria buona, silenzio e riposo: molte persone hanno investito qui nel mattone e durante le feste, come quelle pasquali in arrivo, tanti tornano per qualche giorno di relax. Ma, proprio come un anno fa, anche la Pasqua 2021 appare critica per i contagi da coronavirus. E i sindaci chiedono ai proprietari di seconde case un passo indietro. 

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"Turismo e accoglienza - dicono i sindaci - sono per noi fondamentali, ma in questo momento non sono garantibili. Non si tratta di non essere ospitali o di pensare che da fuori arrivino gli “untori” , ma è un appello che facciamo con senso di responsabilità, a tutela anche dei cittadini di seconda casa".

Il problema principale riguarda gli ospedali: "La situazione di saturazione dei posti letto dedicati ai malati covid e alle terapie intensive nei nostri due ospedali di riferimento già ora causa trasferimenti a Livorno. È dunque già al limite la garanzia di un'adeguata copertura ospedaliera con i nostri cittadini. Il virus sta circolando, la Toscana ha un fattore di rischio arancione da settimane con situazioni critiche che si spostano tra province, e il nostro timore è che il sistema sanitario non regga la pressione".

I sindaci annunciano anche controlli: "Siamo una zona accogliente e appena le condizioni lo consentiranno riaccoglieremo i nostri cittadini delle seconde case a braccia aperte, ma ora chiediamo a loro un atto di amore verso il nostro territorio. Ricordiamo che attualmente è possibile recarsi nella proprietà solo per una persona per nucleo familiare e con rientro nella stessa giornata. Questi comportamenti saranno controllati e chiederemo un confronto con le Prefetture di Livorno e Pisa in tal senso, ma ciò che vale di più è la responsabilità individuale".

A firmare l'appello sono Massimo Fedeli (sindaco di Bibbona), Claudia Manzi (sindaco di Casale Marittimo), Sandra Scarpellini (sindaco di Castagneto Carducci), Manolo Panicucci (sindaco di Castellina Marittima), Sandro Ceccarelli (sindaco di Guardistallo), Simona Fedeli (sindaco di Montescudaio), Salvatore Neri (sindaco di Riparbella), Giamila Carli(sindaco di Santa Luce), Daniele Donati (sindaco di Rosignano), Samuele Lippi (sindaco di Cecina), Alberta Ticciati (sindaco di Campiglia Marittima), Francesco Govi (sindaco di Monteverdi Marittimo), Francesco Ferrari (sindaco di Piombino), Alessandro Scalzini (sindaco di Sassetta), Jessica Pasquini (sindaco di Suvereto).