Abbracci dal vivo, ci siamo quasi. Nelle Rsa si entra solo se sicuri

Ingresso consentito ai guariti dal Covid, ai vaccinati o ai negativi al tampone. Ma l’iter sui test è da chiarire

Una stanza degli abbracci, tra poco le barriere potrebbero cadere

Una stanza degli abbracci, tra poco le barriere potrebbero cadere

Firenze, 12 maggio 2021 - Gli abbracci attesi e sospirati devono aspettare ancora. Le case di riposo per anziani e le strutture per disabili sono in stand by, nell’attesa che la Regione firmi l’ordinanza con cui si consentono le visite agli ospiti e i loro rientri a domicilio, recependo le indicazioni di quella del ministero della Salute perché tutto ciò possa avvenire in condizioni di sicurezza. L’assessorato alle Politiche sociali, guidato da Serena Spinelli, lavora da due mesi al raggiungimento di questo obiettivo: l’ordinanza sarà firmata al più presto, forse anche domani. Sempre che venga trovata la quadra nelle riunioni che si rincorrono ora dopo ora.

Il primo nodo da sciogliere è relativo al ’passaporto’ che dev’essere esibito per accedere nelle strutture. Si entra a vaccinazione effettuata, guariti da Covid o con tampone negativo. E siamo al punto. "Vogliamo fare in modo che il tampone sia gratuito e possa essere fatto con una procedura rapida e fluida, per non creare disuguaglianze", spiega Spinelli. Insomma la Toscana sta correndo perché "si possa colmare il vuoto di affetti creato nei lunghi mesi di isolamento per l’emergenza – dice l’assessora – Ma dobbiamo tornare a vederci in presenza con passi calibrati e piedi di piombo perché nelle strutture c’è ancora paura del virus e delle responsabilità conseguenti a eventuali nuovi contagi". Mentre l’assessorato alla Salute sta lavorando a un documento che consenta a due persone per ospite di ottenere il tampone gratuitamente, con modalità certe e tempi rapidi, c’è anche da affrontare la questione della vaccinazione del personale delle Rsa: il 20% non aveva risposto alla prima campagna, ora con l’obbligo, le vaccinazioni stanno riprendendo non senza intoppi, la legge sulla privacy ha imposto rigidi protocolli e molti operatori non hanno ancora ricevuto la lettera dalle Asl. Anche se è stato riaperto il portale per la prenotazione di 19.500 operatori sanitari toscani è arrivata una raffica di segnalazioni di chi non riesce a iscriversi perché non risulta negli elenchi. «Nelle Rsa ormai la situazione è al limite: gli infermieri sono spariti, portati via dalle massicce assunzioni fatte dal servizio pubblico e non se ne trovano più – spiega Massimo Mattei, gestore privato che oggi sarà a Roma dal sottosegretario Andrea Costa con una nutrita delegazione – In queste condizioni ci chiedono anche di fare i controllori di dati sensibili delle persone. Di questo passo non saremo più in grado neppure di rispettare i parametri regionali". Insomma, gli abbracci ci saranno. Presto, si spera. Ma i problemi non mancano. Stamani in Regione riunione dall’assessora Spinelli con i soggetti gestori delle Rsa e Rsd e le organizzazioni sindacali.