Veleno tossico e mortale. Ecco cos'è la stricnina

Utilizzato come topicida, la morte sopraggiunge in pochi minuti per collasso respiratorio

Firenze, 6 gennaio 2023 - A causare la morte di un cane nell’area verde di San Bartolo a Cintoia, a Firenze, è stata la stricnina. La conferma è arrivata dall'Istituto zooprofilattico: ma cos’è questo alcaloide tossico, e di quanto deve essere una dose per risultare mortale? Viene utilizzato solitamente come veleno per topi. In piccolissime dosi potrebbe anche essere miscelata in alcune droghe come eroina, cocaina ed Lsd. Come indicato dall’enciclopedia Treccani, la dose letale minima per l'uomo adulto è di gr. 0,04 e la morte sopraggiunge quando il tetano si estende ai muscoli respiratori che producono collasso respiratorio nell’arco di pochi minuti. In caso di avvelenamento – i sintomi sono paralisi degli arti con spasmi - devono essere somministrati barbiturici ad azione ultrabreve, anestetici generali o farmaci miorilassanti. Per quanto riguarda i nostri amici a quattro zampe, questa sostanza viene utilizzata per attuare comportamenti criminali attraverso il confezionamento di bocconi avvelenati e la distribuzione di esche avvelenate. Ecco quanto riferisce il ‘Manuale operativo per la gestione veterinaria di casi di sospetto avvelenamento di animali selvatici e domestici’, dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana che ha avuto il Patrocinio del Ministero della Salute. Cos’è la stricnina È un alcaloide dal sapore molto amaro che viene ricavato dai semi di una pianta (Strychnos nux-vomica) che è originaria dell’India e del sud-est asiatico. Utilizzata come rodenticida, si presenta come una polvere biancastra, formata da prismi rombici, anidri ed incolori. È dalla reazione con degli acidi che si ottengono vari sali tra i quali appunto il nitrato di stricnina, il più utilizzato. Modalità d’azione Essendo un antagonista competitivo della glicina, che è neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale, la stricnina agisce a livello del midollo spinale impedendone l'interazione con i suoi specifici recettori. Ciò determina contrazioni muscolari prolungate, dolorose e generalizzate. Tempo di azione I sintomi dell'avvelenamento possono comparire rapidamente, già due minuti dopo l’ingestione. La stricnina è talmente persistente che può essere individuata nei resti dell’animale anche molto tempo dopo la sua morte. Segni clinici L’ingestione di stricnina produce una sintomatologia nervosa che si manifesta attraverso rigidità muscolare, contrazioni tonico-cloniche, manifestazioni simil-convulsive, ipertermia, dispnea, vomito, opistotono, midriasi, mucose cianotiche. Il decesso è dovuto alla paralisi dei muscoli respiratori. Trattamento Sempre secondo le indicazioni ufficiali, l’unico modo per salvare un animale è la detossificazione con lavanda gastrica, carbone attivato con catartici, diuresi con acidificazione delle urine. Somministrazione di diazepam o tiopentale sodico, ossigenoterapia e fluidoterapia. Ma può essere difficile riuscire a salvare l'animale.  

Maurizio Costanzo