Coronavirus. Cosa c'è da sapere, come e dove curarsi / LA GUIDA

Zone rosse, contatti stretti, isolamento, quarantena, tampone, ricovero: il manuale per orientarsi

Un paziente visitato in una tenda di triage in Lombardia

Un paziente visitato in una tenda di triage in Lombardia

Firenze, 7 marzo 2020 - Il coronavirus sta monopolizzando le nostre vite. A partire dal mondo dell'informazione. oggi concentrato quasi esclusiovamente su tale malattia . Ma cos'è il coronavirus e come comportarsi nel caso si manifestino sintomi? E quando e in che modo curarsi? Ecco un piccolo manuale con tutto quello che c'è da sapere.        

 

Coronavirus

COVID sta per COrona VIrus Disease, malattia da coronavirus del 2019. Il virus, SARS-CoV-2, appartiene alla famiglia dei coronavirus, già diffusi negli animali e negli uomini.

Sintomi. Quelli tipici dell’influenza: febbre, raffreddore, tosse, mal di gola. Nei casi più gravi il virus può causare polmoniti o difficoltà respiratorie.

Diffusione. Il contagio avviene attraverso contatti stretti con persone già infette, come in corso di influenza. Si monitorano i casi di permanenza nella zona Rossa locale.

 

 

Zona rossa

A livello internazionale: Cina , Corea del Sud, Iran, Hong Kong, Giappone e Singapore

In Italia: Lombardia: comuni di Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passeri

Veneto: Vò.

Le zone rosse sono aggiornate in tempo reale sul sito del Ministero della Salute e Organizzazione Mondiale della Sanità.

 

 

Isolamento fiduciario

Chi è transitato o ha sostato negli ultimi 14 giorni nelle zone rosse ha l’obbligo di comunicarlo al medico di medicina generale, se residente, o al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio: Toscana Nord Ovest (Pisa, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Viareggio): 050 954444; Toscana centro (Firenze, Prato, Pistoia, Empoli): 055 5454777 . Toscana sud est (Arezzo, Grosseto, Siena): 800 579579. Umbria 800 63 63 63 . La Spezia 0187 534551 digitare 0 ‘igiene pubblica)

Il soggetto si pone così, senza necessità di provvedimenti ad hoc dell’autorità sanitaria in isolamento fiduciario domiciliare sotto il controllo dell’Asl. Trascorso il periodo di 14 giorni senza il manifestarsi di sintomi, si considera non affetto. Qualora si manifestino sintomi si sottopone a tampone faringeo (vedi)

 

Quarantena

Coloro che abbiano avuto contatti stretti con persone affette da coronavirus sono sottoposte su provvedimento ad personam dell’autorità sanitaria (sindaco del comune di residenza) a quarantena. Che si svolge al proprio domicilio o in strutture indicate

 

Contatti stretti

Sono considerati tali

1) l’operatore sanitario o altra persona impiegata nell’assistenza di un caso sospetto o confermato di COVID-19, o personale di laboratorio addetto al trattamento di campioni di SARS-CoV-2

2) chi è stato a stretto contatto (faccia a faccia) o nello stesso ambiente chiuso con un caso sospetto o confermato di COVID-19.

3) chi viva nella stessa casa di un caso sospetto o confermato di COVID-19.

4) chi abbia viaggiato in aereo nella stessa fila o nelle due file antecedenti o successive di un caso sospetto o confermato di COVID-19, compagni di viaggio o persone addette all’assistenza, e membri dell’equipaggio addetti alla sezione dell’aereo dove il caso indice era seduto. Il collegamento epidemiologico deve essere avvenuto entro un periodo di 14 giorni precedenti

 

 

Esito della quarantena

Se durante i 14 giorni di isolamento non si presentano sintomi il soggetto non è colpito da Covid 19. Se invece si manifestano sintomi influenzali (febbre, tosse, raffreddore, mal di gola) il paziente viene sottoposto a tampone faringeo 

 

Tampone faringeo

Viene effettuato al domicilio del paziente da parte del personale Asl. Se il tampone dà esito negativo, il soggetto è non colpito. Se positivo il paziente prosegue la quarantena con monitoraggio della sintomatologia clinica. Se i sintomi scompaiono il soggetto resta sotto osservazione fino a quando il tampone non è negativizzato e la persona viene classificata guarita. Se la sintomatologia rimane lieve il paziente resta a casa e l’Asl monitora il suo quadro clinico fino a guarigione, che si registra con la competa negativizzazione del tampone. 

 

Ricovero ospedaliero 

Avviene in caso di tampone positivo associato a sintomatologia grave con trasferimento presso l’unità malattie infettive dell’ospedale di riferimento (o altri indicati dall’Asl). In caso di sintomi influenzali associati a polmoniti o insufficiena a respiratoria il ricovero avviene nelle unità di terapia intensiva o subintensiva.