Coronavirus, famiglia in quarantena in Umbria

Ha trascorso alcuni giorni con una parente segnalata come contatto di un caso infetto a Lodi. Sotto controllo la persona di Assisi ricoverata in isolamento.

La riunione della task force sul coronavirus in Umbria

La riunione della task force sul coronavirus in Umbria

Città di Castello, 22 febbraio 2020 -  Una famiglia è in quarantena per motivi precauzionali a Trestina poiché ha trascorso gli ultimi giorni con una parente, a sua volta segnalata come «contatto di un caso infetto da nuovo coronavirus» da Lodi. Si tratta di una donna (segnalata dalla Usl di Lodi) che nelle scorse ore ha lasciato volontariamente la località di Trestina, dove si era recata negli ultimi giorni. La comunicazione giunge dalla dottoressa Daniela Felicioni, direttore del distretto sanitario Altotevere umbro: «La donna proveniente da Lodi, dopo aver informato i colleghi del Dipartimento di Prevenzione, ha ricevuto la raccomandazione di mettersi in auto e recarsi direttamente alla propria residenza senza fare soste, sotto la sua diretta responsabilità. Del caso i colleghi hanno informato sia la locale stazione di Polizia che la Usl di residenza dell’altra regione. Si tiene a precisare che la signora è sempre stata asintomatica. I familiari della persona sono in regime di quarantena per ovvi motivi precauzionali», precisa Felicioni. Il sindaco Luciano Bacchetta, comprendendo le preoccupazioni dei cittadini di Trestina comunica che «terrà costantemente informata la comunità locale» invitando tutti al rispetto delle «norme igienico-sanitarie» diramate a livello nazionale e dalla task-force regionale presso la sede della Protezione Civile a Foligno.

Il sindaco Bacchetta resta in costante contatto con il Commissario Straordinario della Usl Umbria 1, dottor Silvio Pasqui per monitorare la situazione.

Il caso della famiglia si aggiunge a quello annunciato in giornata relativo a una donna di Assisi  che presenta caratteristiche di “sospetto” e subito, monitorato dai servizi sanitari territoriali. Si tratta di una donna, ora posta in isolamento e in attesa del responso relativo al tampone, ospitata in una piccola struttura ricettiva umbra e che presenta sintomi respiratori dopo aver avuto contatti in tempi recenti con una persona che pare abbia contratto l’infezione da Coronavirus in Lombardia.

La Regione precisa che "le organizzazioni sanitarie regionali si sono attivate per ospedalizzare la persona con sintomi e mettere in sicurezza tutti i contatti, al fine di annullare il rischio della collettività". Le condizioni della paziente non presentano profili di criticità, come ha detto l'assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, rispondendo all'Ansa,  "Viene monitorata e non ci sono attualmente motivi di preoccupazione" ha aggiunto. Il paziente - isolato in un reparto di degenza ordinaria - è stato sottoposto ai tamponi e i risultati sono attesi nelle prossime ore. "Domani avremo l'esito definitivo - ha spiegato Coletto - ma non c'è motivo di preoccuparsi. Si tratta solo di misure di prevenzione". L'assessore ha sottolineato che il caso umbro è stato trattato "come tutti gli altri sospetti in Italia, secondo un protocollo standard".