REDAZIONE CRONACA

Con lockdown esplosione di disturbi del comportamento alimentare

Anoressia e obesità sempre più diffusi non solo tra le ragazze, ma anche tra i ragazzi e gli adulti

Disturbi alimentari

Perugia, 16 maggio 2021 – Gli effetti del lockdown per il Covid hanno influito anche sui disturbi alimentari, e ora è allarme anoressia e obesità. Il non poter uscire insieme al ricorso alla didattica a distanza hanno provocato una ‘esplosione’ dei disturbi del comportamento alimentare tra i giovani ma anche tra gli adulti. Con anoressia e obesità che sono sempre più diffusi, coinvolgendo pure i ragazzi e non più esclusivamente le ragazze.

A denunciarlo è Laura Dalla Ragione, direttrice della rete del Centro per i disturbi del comportamento alimentare dell'Usl Umbria 1. Servizio considerato punto di riferimento a livello nazionale e internazionale. «Nell'ultimo anno - ha sottolineato Dalla Ragione - le richieste di assistenza sono aumentate notevolmente e arrivano da tutta Italia. Circa il 20 per cento di coloro che si rivolgono a noi sono maschi, in particolare della fascia 12-17 anni». Le due strutture di Todi, palazzo Francisci e il centro Le rondini ospitano 35 ragazze in maniera residenziale mentre circa 200 sono quelle in trattamento dall'esterno. Il Centro per i disturbi alimentari dispone di un'altra struttura a Città della Pieve, 18 posti che a breve diventeranno 25, dedicata ai problemi dell'obesità. Ospita i più giovani tra giugno e agosto e gli adulti nel resto dell'anno. Per Dalla Ragione un effetto negativo sui disturbi alimentari è legato anche alla didattica a distanza. «Lo stress - ha spiegato -, la vita sedentaria e un senso di claustrofobia legato a dover rimanere a casa hanno contributo a peggiorare la situazione. Il cibo è stato una sorta di rifugio». Altro tema «molto forte» è quello del bullismo. «È un problema sociale sempre più evidente - ha sottolineato Dalla Ragione -, specie tra i giovanissimi. Chi è 'diversò è oggetto di insulti, di vere e proprie forme di body shaming. Circa il 60 per cento dei disturbi del comportamento alimentare sono legati a fenomeni di bullismo. È un problema sociale - ha concluso Dalla Ragione - sul quale bisogna impegnarsi tutti». 

Maurizio Costanzo