Imprenditore regala super bonus ai dipendenti: "Cari lavoratori, ecco 1000 euro"

Santa Croce sull’Arno, iI patron di BioKimica dona un benefit ai dipendenti dopo i mesi difficili della pandemia

L'assessora Alessandra Nardini in visita all'azienda di Pontedera

L'assessora Alessandra Nardini in visita all'azienda di Pontedera

Pisa, 9 luglio 2022 - "Un grazie" che diventa, anche, un premio in busta paga di 1000 euro. Lo riceveranno i dipendenti del Gruppo Biokimica di Santa Croce sull’Arno, un colosso, in Italia, per i prodotti chimici per conceria e che ha sedi anche in Veneto e Solofra, come in India, Messico, Spagna e Marocco. Un gruppo che nel Bel Paese conta ben 140 dipendenti.

Ma come arriva questo premio, oggi, importante vista la crisi con tutti i suoi rincari che sta colpendo le famiglie?

"A marzo 2020, nei primi momenti della pandemia – spiega Massimo Baldini, presidente del Gruppo Biokimica – ci siamo parlati tutti insieme, vertici, collaboratori, addetti di ogni settore. Prevedevamo già allora la tempesta che avrebbe avuto serie ripercussioni sul lavoro e sull’azienda, e così abbiamo condiviso un percorso. Ognuno si è sacrificato, abbiamo lavorato se c’era lavoro, c’è stata la cassa integrazione, c’è stato da fare delle rinunce. Tutti insieme, per due anni, per il futuro della Biokimica. Ed eccoci qua".

Oggi questa decisione..

"Non è tanto la cifra, guardi. E’ il significato che c’è dietro. Mi sono sentito in dovere di ricompensare gli sforzi fatti, l’attaccamento all’azienda che è stato vissuto da tutti anche nei momenti più duri: la mensa, il bar, sono stati come una seconda casa dove si veniva anche quando non c’era lavoro. Si faceva la spesa insieme e si cucinava, si condividevano speranze e preoccupazioni. L’azienda non è mai stata lasciata sola. Tutto questo, secondo me, andava sottolineato".

A marzo 2020 avevate già previsto problemi importanti. Poi sono arrivati?

"Certo che sono arrivati. Le ripercussioni hanno avuto numeri significativi. Un calo del 40%. Ora siamo tornati tutti al lavoro e le cose vanno molto meglio. Ha riaperto anche la palestra aziendale che è un servizio di valore sociale e ambientale che riteniamo molto significativo e ben integrato con la nostra filosofia".

Ancora non siamo a livelli pre Covid?

"No. Nel 2019 il nostro fatturato annuo era di 70 milioni di euro. Il 2020 ha segnato un calo intorno al 40%. Ma nel 2023 torneremo ai livelli precedenti l’emergenza sanitaria".

Il settore dei prodotti chimici è strategico per il conciario. Ricerca e innovazione sono il vostro timone di bordo. Quali le prossime sfide?

"Sostenibilità ambientale e circolarità. Fondamentali per la conceria, certo, ma anche per il territorio. Il nostro gruppo si impegna da sempre nello sviluppo ecologico e sostenibile. Basti pensare al progetto "Green Finish", il sistema innovativo per ottenere pelli sostenibili di alta qualità e con zero emissioni nocive in atmosfera. Siamo anche certificati Zdhc (Zero Discharge of Hazardous Chemicals) al livello 3, il massimo: un riconoscimento ai nostri sforzi nel fornire i più elevati standard di sicurezza e sostenibilità del prodotto nel settore chimico industriale".