La prima Dad d’Italia? Si chiamava Telescuola ed era il 1958

Anche se non c’era la pandemia, centinaia di migliaia di ragazzi prendevano lezioni 'a distanza' dalle 8.30 della mattina alle 14.45, dal lunedì al venerdì

Alberto Manzi (foto Ansa)

Alberto Manzi (foto Ansa)

Firenze, 25 novembre 2022 - Il Covid ha fatto familiarizzare famiglie, prof e studenti, per forza di cose, con una parola coniata appositamente per il lockdown: la Dad, ossia didattica a distanza. Con le scuole chiuse causa pandemia, gli studenti hanno dovuto fare scuola da casa, attraverso il computer. Eppure la Dad in Italia è esistita molto tempo prima del Covid. Ebbene sì: per chi crede che non può esserci Dad senza internet veloce, sappia che esisteva anche quando computer e tablet non li avevano ancora inventati. E altra curiosità non da poco: a studiare da casa c'era una buona fetta d’Italia. Con un’unica differenza: non si chiamava Dad, ma Telescuola didattica. Era il 25 novembre del 1958 quando la Rai mandò in onda la prima puntata di quello che fu un programma televisivo sperimentale di grande successo, lanciato con un obiettivo ben preciso: risolvere, o quantomeno arginare, il problema dell'evasione scolastica che, negli anni ‘50 e ‘60, affliggeva l’Italia. All’epoca le scuole secondarie non erano diffuse ovunque, e centinaia di migliaia di studenti che abitavano in piccoli paesi, frazioni e campagne sperdute, non potevano completare, neanche volendo, il ciclo di istruzione obbligatoria. E così si escogitò una soluzione 'a distanza', permettendo ai ragazzi, in 4mila Comuni circa, di andare la mattina a... Telescuola. Il Ministero della Pubblica Istruzione pensò bene dunque, grazie alla televisione, di permettere a tutti di seguire delle vere e proprie lezioni.

Ma c'era un altro problema: se in molti paesi non c'erano le scuole, figuriamoci se in ogni casa poteva esserci un televisore. Si pensò anche a questo e così, coloro che non avevano la fortuna di avere una Tv in casa, potevo seguire la trasmissione alla televisione posizionata in un edificio pubblico. Per chi crede che la Teledidattica era solo un ‘programma’ si sbaglia: non era registrato ma, proprio come la scuola tra i banchi, era in diretta. Le lezioni di Telescuola duravano dalle 8.30 alle 14.45, iniziavano il lunedì e terminavano il venerdì, e questo andò avanti per 7 anni. L’esperimento italiano era il primo nel suo genere in Europa, ed ebbe talmente successo che si pensò, nel 1960, a uno step successivo: non lasciare nessuno indietro e istruire gli analfabeti più avanti con l’età. E fu un altro successo: è rimasto nella storia il maestro Alberto Manzi che insegnò a leggere e a scrivere a ‘studenti’ anche molto anziani in tutta Italia, sempre attraverso la televisione. A prescindere dal nome – Telescuola o Dad - e dalle circostanze – alfabetizzazione o pandemia – la missione è rimasta la stessa. Perché per andare a scuola e per imparare, come recitava il titolo di quello storico programma televisivo, 'Non è mai troppo tardi'. Ieri come oggi. Nasce oggi Giorgio Faletti nato il 25 novembre 1950 ad Asti. Nella sua carriera artistica è stato scrittore, attore, comico, cantautore. Ha scritto: “Andare a caccia di ricordi non è mai un bell'affare... Quelli belli non li puoi più catturare e quelli brutti non li puoi uccidere.”

Maurizio Costanzo