SAVERIO BARGAGNA
Cosa Fare

Residenze malati psichiatrici Punto unico regionale per le Rems più sicure

La gestione dei pazienti con misure di sicurezza da rivedere in toto. L’assessore alla salute Bezzini: "Più attenzione ai percorsi di cura".

Residenze malati psichiatrici Punto unico regionale per le Rems più sicure

di Saverio Bargagna

Nessuna morte è utile. Non dovrebbero mai esistere gli eroi. Tuttavia il delitto Capovani, nella sua drammaticità, ha avuto il merito di sollevare un dibattito nazionale sulla gestione delle Rems, ovvero quelle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari. Ecco, allora che l’azione della Regione Toscana tesa a "migliorare a livello regionale la presa in carico e la cura dei pazienti sottoposti a tali misure" si inserisce proprio in questo contesto.

Barbara Capovani, 55 anni, lo ricordiamo, fu uccisa il 21 aprile mentre usciva dal reparto di psichiatria all’ospedale Santa Chiara di Pisa. Colpita alle spalle, dell’agguato letale è accusato Gianluca Paul Seung, 35enne viareggino già noto alle forze dell’ordine per episodi di violenza e per una personalità disturbata. Proprio lo "Sciamano", secondo le ricostruzioni, era ad un passo dal ricovero nella Rems. Così, nei giorni successivi all’omicidio, più voci autorevoli hanno invocato una revisione del sistema. Fra tutte ricordiamo l’appello di Liliana Dell’Osso, presidente della Società italiana di psichiatria: "È urgente una revisione dell’attuale impianto legislativo, ma soprattutto invertire la rotta dopo 20 anni di tagli per aumentare i posti letto nelle Rems".

E proprio una revisione del sistema-Rems ha portato alla costituzione di un punto unico regionale, "Pur" in acronimo, che intende la gestione di pazienti con problemi psichici con misure di sicurezza. La giunta regionale, su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini, ha recepito l’accordo della Conferenza unificata Stato-Regioni. "Il Pur – spiega la Regione – si occuperà dei percorsi di cura, delle modalità di assegnazione nelle Rems toscane e della gestione delle liste di attesa per entrare in una Rems e del monitoraggio dei dati". Del Pur fanno parte i direttori dei dipartimenti di salute mentale della Regione, i direttori dei servizi sociali, i direttori delle Rems di Volterra ed Empoli e un rappresentante della direzione sanità della Regione Umbria. "La presenza di un’equipe multidisciplinare nella struttura – spiega Bezzini – consentirà maggior adeguatezza nelle diagnosi e nella progettazione dei percorsi assistenziali con l’obiettivo di ridurre il ricorso alle misure detentive in Rems, privilegiando percorsi di libertà vigilata". "Tra le attività del Pur - conclude Bezzini – rientra anche la garanzia e la formalizzazione di accordi interistituzionali, ossia la cura dei rapporti e della collaborazione tra servizi sanitari e autorità giudiziarie".