
Nato il museo-archivio di Mauro Staccioli nella sua Volterra
VOLTERRA (Pisa)
Le sue sculture non sono ’collocate’ nel paesaggio, ne fanno parte, ne diventano elemento integrante. Geometrie essenziali realizzate in materiali artificiali quali l’acciaio e il cemento, che assumono una sostanza naturale, nei colori e nelle forme. Per questo sono state chiamate ’sculture-intervento’, in linea, ma in modo diverso, con quanto negli anni Settanta stava facendo l’amerciana Land Art.
Mauro Staccioli, nato a Volterra nel 1937 e morto a Milano nel 2018, ha finalmente un suo museo proprio nella città natale. Un museo-archivio, inaugurato ieri negli ambienti dell’Ex-Oratorio del Crocifisso, all’interno del complesso del Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena, messo a disposizione dalla Fondazione Cassa Risparmio di Volterra che ha promosso l’iniziativa, insieme alla Galleria il Ponte di Firenze.
Scultore ma anche incisore e pittore di fama internazionale, ha visto le sue creazioni diffondersi in tutto il mondo, dalla campagna toscana a tutta Europa, agli Stati Uniti fino a Taiwan.
u Alla California a ie le cui opere sono sparse in tutto il mondo.
Nella navata dell’’Ex-Oratorio del Crocifisso spiccano una quarantina di maquettes, fra le molte realizzate negli anni dall’artista per studio, verifica e presentazione delle sue sculture, ambientate all’interno di luoghi urbani o in contesti naturali.
Si compie così il lavoro svolto negli ultimi quattro anni dall’associazione Archivio Mauro Staccioli e del progetto di digitalizzazione effettuato dalla Bibliotheca Hertziana - Istituto Max Planck per la Storia dell’Arte di Roma, tramite il suo Digital Humanities Lab e la sua Fototeca.
In occasione dell’apertura si è svolta una conferenza a cui hanno preso parte Tristan Weddigen, direttore Bibliotheca Hertziana Istituto Max Planck per la storia dell’arte; Francesco Tedeschi, docente dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Milano; Alberto Fiz, curatore e giornalista; Francesca Pola, professoressa all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Incontro moderato da Anna Mazzanti, professoressa del Politecnico di Milano. L’esposizione è valorizzata da un touch screen interattivo appositamente progettato per risalire, attraverso documenti d’archivio, schizzi, disegni preparatori, fotomontaggi progettuali digitalizzati, alle grandi sculture realizzate dall’artista in Italia e all’estero. Nell’ex Oratorio ha sede anche l’archivio cartaceo di Staccioli con appunti, disegni, progetti, documenti, foto e cataloghi.