L’isola che non c’era, la favola nera del Forteto: nuova inchiesta di Marco Maisano

La storia della comunità agricola sulle colline di Firenze diventa un podcast

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Arezzo, 18 maggio 2023 – Dopo “Fantasma – il caso Unabomber”, il podcast che ha fatto riaprire le indagini sul “bombarolo” che per oltre 10 anni ha terrorizzato l’Italia senza mai esser stato identificato, Marco Maisano firma una nuova inchiesta portando alla luce un caso di cronaca sconcertante e oscuro, sorprendentemente ancora poco conosciuto, nella serie podcast “L’Isola che non c’era – La favola nera del Forteto”, disponibile da questa settimana con i primi due episodi su OnePodcast e su tutte le principali piattaforme di streaming audio.

“Questa è la storia del Forteto, di chi l’ha fondato, di chi ci ha vissuto, di chi ci ha creduto, e di chi è fuggito, ma soprattutto è la storia di chi sapeva; di chi avrebbe dovuto fare qualcosa e non ha fatto assolutamente niente. È la storia di un cortocircuito sociale che per quarant’anni ha permesso all’inferno di sembrare il paradiso”.

Comincia così l’indagine di Marco Maisano in una delle pagine più buie della cronaca italiana, la storia di una cooperativa agricola sulle colline di Firenze alla quale per decenni il Tribunale per i minorenni della città e i Servizi sociali locali hanno affidato bambine e bambini in difficoltà. Un piccolo miracolo, un illuminato esperimento sociale, alternativo alla famiglia mononucleare tradizionale e fondato sui valori della solidarietà e dell’aiuto reciproco, a cui lo Stato per anni ha destinato milioni di euro e che per decenni è stato identificato e promosso come un’eccellenza educativa. Un luogo che però non era affatto quello che sembrava.

Fondato nel 1977 da Rodolfo Fiesoli, che si autodefiniva “discepolo di Don Milani”, il Forteto, oltre che una cooperativa agricola era una vera e propria comunità “hippy”, una “grande famiglia” basata sull’amore per il prossimo e la cura dell’infanzia, accreditata tra gli psicologi e i sociologi più illustri, visitata dai politici più noti, che spesso chiudevano qui le loro campagne elettorali, sostenuta dalle istituzioni locali e nazionali soprattutto per il modello pedagogico e terapeutico innovativo ideato da Rodolfo Fiesoli insieme al fidato braccio destro Luigi Goffredi. Sono gli anni della Legge Basaglia e della chiusura degli istituti psichiatrici, e in questo fermento sociale e scientifico, il Forteto si accredita come l’approdo sicuro per quei casi che nessuno riesce o vuole trattare, e soprattutto per i bambini, decine di bambini, che dal 1977 al 2011 furono affidati alla comunità.

Ma dietro la superficie, l’inferno: umiliazioni, maltrattamenti, violenze fisiche e psicologiche, abusi sessuali per le quali i carnefici sarebbero stati condannati in via definitiva solo nel 2017.

Marco Maisano, insieme al co-autore Edoardo Orlandi, avvocato e criminologo di Prato, città dove tutta la vicenda ha avuto inizio, ripercorrono questa incredibile storia partendo dalla metà degli anni ’70, quando nella piccola frazione di La Querce un giovane Rodolfo Fiesoli, soprannominato dispregiativamente “Foffo” per le sue note inclinazioni omosessuali, inizia a reclutare ragazzi più piccoli all’interno dei circoli parrocchiali. Sulla scia delle rivoluzioni del ’68 e dello spirito di ribellione collettivo, Fiesoli, prendendo spunto da testi sacri, manifesti comunisti e slogan politici, ipotizza per loro un mondo lontano dai vincoli familiari tradizionali, dove ogni persona potesse realizzarsi, e grazie alla sue doti di imbonitore e manipolatore, li porta con sé a vivere in una prima comune, dove già dai primissimi giorni emergono nette le caratteristiche di una vera e propria “setta”, basata su un’ideologia perversa, sull’annullamento di ogni contatto con l’esterno e su una serie di regole interne sconvolgenti. Il tutto, mentre fuori era osannato dai media, dalle autorità e dalle gente come un “Profeta”.

Ma allora, come è potuto accadere? Com’è possibile che nessuno sapesse? Maisano prova a rispondere a queste domande intervistando le vittime di questa terribile vicenda, i ragazzi che avevano seguito spontaneamente Fiesoli in quello che era a tutti gli effetti: “il sogno di un anno, che è diventato un incubo per i successivi trenta” e quelli più giovani, arrivati a Forteto con gli affidi; e ancora, le testimonianze di esperti del caso, come Ornella Galeotti, magistrato della procura di Firenze che ha seguito il processo come PM e ha definito la vicenda “l’orgia del potere” e Francesco Pini, autore insieme a Duccio Tronci del libro “Setta di Stato”, svelando, puntata dopo puntata, quanto questa storia, più che una storia di violenza, sia una storia di omertà, di pregiudizi positivi che si trasformano in silenzi, di responsabilità politiche, di omissioni impensabili.

Marco Maisano è un giornalista, inviato, autore e conduttore di programmi tv e podcast, nato a Cinquefrondi in provincia di Reggio Calabria e cresciuto ad Arezzo. In tv è stato inviato per programmi come “Le Iene”, “Nemo – Nessuno escluso” e “Realiti”, prima di debuttare alla conduzione nel 2019 con “Piacere Maisano” su TV8. Nel 2022 scrive tre podcast per OnePodcast, “The Italian Job”, “I Will Survive” e “Fantasma – Il caso Unabomber”: quest’ultimo ha portato alla riapertura delle indagini sul caso dopo 16 anni dall’ultimo attentato. Sempre per OnePodcast da gennaio 2023 scrive e conduce il daily podcast “Ma perchè?” nel quale ogni giorno indaga le cause di un argomento, assieme ad un esperto proveniente dal mondo della politica o dell’economia, della scienza o della cultura.

“L’Isola che non c’era – La favola nera del Forteto” è un podcast di Marco Maisano, scritto da Marco Maisano e Edoardo Orlandi, prodotto da OnePodcast in collaborazione con Caso Zero Media. I primi due episodi sono disponibili sull’app OnePodcast e su tutte le principali piattaforme di streaming audio (Spotify, Apple Podcast, Amazon Music, Google Podcast). In uscita ogni mercoledì con un nuovo episodio.