La Lega in Regione attacca sui deficit di bilancio della sanità: "Si rischia una voragine"

In Toscana si teme un disavanzo di bilancio di circa 350 milioni a causa del possibile mancato payback da parte delle aziende fornitrici di dispositivi medici. Il governo e la Regione stanno cercando soluzioni, fra cui l'aumento delle tasse. Incontro il 7 dicembre fra Giani e Schillaci.

"Si rincorrono voci sul possibile deficit di bilancio che riguarderebbe la sanità toscana e che se la Consulta e poi il Tar dovessero dare ragione alle aziende sul payback, rischia di arrivare a un miliardo di euro". A sostenerlo il gruppo della Lega in Regione: "Il rinvio alla Consulta da parte del Tar della questione del payback crea ancora più incertezza. La domanda è come possa essersi generata quella che sarebbe una voragine nei conti regionali. Giani sa benissimo che a metterlo nei guai è stato in primis il suo predecessore Enrico Rossi: nel 2020, in pieno Covid, decise l’assunzione a tempo indeterminato di 4mila persone in sanità, che pesano sul bilancio per 300 milioni annui, con sforamento del tetto di spesa. Sarebbe bastato inserire il personale a tempo determinato e fare una programmazione di stabilizzazione futura. A questi 300 milioni si sommano i 100 di spese energetiche in più. Ulteriori 13 milioni gravano sul Fondo Sanitario per i cosiddetti extra-Lea, che invece dovrebbero pesare sul bilancio regionale. Ci sono i 165 milioni del payback dello scorso anno e i 420 milioni attuali. La norma, voluta dal governo Renzi e attuata dal ministro Speranza e non certo da quello Meloni che sta cercando soluzioni, ha visto oltre mille aziende ricorrere al Tar del Lazio, che ha rinviato la questione alla Consulta". L’eventuale mancanza del payback (meccanismo di restituzione di soldi da parte delle aziende fornitrici di dispositivi medici), renderebbe necessario far fronte a un disavanzo di circa 350 milioni. Nei giorni scorsi si è svolto un vertice fra Giani e il gruppo Pd per risolvere la questione, nel caso il governo la congelasse in attesa della Consulta. Al vaglio l’ipotesi di aumentare le tasse (o i ticket), partendo dai redditi più alti. Ora si attende l’incontro del 7 dicembre fra Giani e il ministro Schillaci. Poi però, occorrerà decidere in fretta.