La giornalista e scrittrice Rula Jebreal ad Arezzo per presentare il suo ultimo libro “Genocidio”

L'incontro, inserito tra le iniziative dell'Acli Life Festival, è in programma alle 21.00 di sabato 5 luglio all'Arena Eden

Rula Jebreal

Rula Jebreal

Arezzo, 30 giugno 2025 –  La giornalista e scrittrice Rula Jebreal ad Arezzo per presentare il suo ultimo libro “Genocidio”. L'incontro, inserito tra le iniziative dell'Acli Life Festival, è in programma alle 21.00 di sabato 5 luglio all'Arena Eden, andando a offrire un'occasione di approfondimento, riflessione e analisi politica sulla tragedia in corso in Palestina attraverso una lucida e impietosa denuncia dell'attuale morale vuoto e politico. La serata, a partecipazione libera e gratuita, è organizzata da Acli di Arezzo e La Feltrinelli Point con contributo della Fondazione CR Firenze per stimolare il dibattito civile e l'acquisizione di consapevolezza critica per promuovere una cultura di pace, solidarietà e diritti umani con un confronto tra voci autorevoli del panorama culturale e intellettuale internazionale.

L’appuntamento, introdotto dalle parole di Giuseppe Giorgi (consigliere delle Acli di Arezzo con delega alla pace), troverà il cuore in un dialogo di Federico d’Ascoli (capocronista de La Nazione di Arezzo) e Manuela Pisaniello (vicepresidente delle Acli della Toscana) con Jebreal. Cresciuta a Gerusalemme ed esperta di politica internazionale, la sua vita personale e professionale è stata segnata dall’occupazione militare israeliana: attualmente la giornalista vive negli Stati Uniti dove collabora con reti televisive quali CNN e MSNBC, dove scrive per Washington Post e New York Times, e dove tiene un corso sui temi di propaganda e genocidio all’Università di Miami. Le capacità umane e professionali di Jebreal sono state riconosciute anche dal conseguimento di numerosi premi internazionali e di prestigiosi incarichi tra cui spicca quello ricevuto dal presidente francese Emmanuel Macron come consigliera per le politiche di contrasto alla violenza di genere. Il suo impegno ha trovato espressione, infine, nella scrittura di bestseller internazionali tradotti in otto lingue, con l’ultima opera “Genocidio. Quello che rimane di noi nell’era neo-imperiale” che sarà presentata proprio nel corso dell’incontro ad Arezzo e che, tra memoria personale e analisi politica, rompe il silenzio sulla tragedia che da anni dilania la sua terra. In questo libro, Jebreal non si limita a documentare massacri e distruzioni, ma chiama in causa la coscienza collettiva, interroga il diritto internazionale, denuncia il ruolo attivo o la passività complice di Stati Uniti e Europa, con un atto d’accusa, un grido di allarme per il futuro, un appello alla società civile e alla politica per difendere l’ordine democratico. “Dopo una vita trascorsa a interrogarmi, personalmente e professionalmente, su come il mondo abbia potuto permettere catastrofi come l’olocausto”, ha scritto l’autrice, “ho trovato la risposta tra le macerie nella mia terra martoriata, a migliaia di chilometri di distanza dai campi di sterminio europei. Scrivo questo libro perché il genocidio di Gaza mi ha cambiata nel profondo. Ha rivelato il vuoto morale e politico di un mondo che riduce l’umanità a una gerarchia di morte. Scrivo affinché nessuno, in futuro, possa dire di non sapere o che non poteva sapere”.