Influenza, stanchi dei vaccini: "Ma siamo ancora in tempo"

Il virus è al picco. Il 65% nell’Asl centro ha fatto l’iniezione. I consigli

Mai come quest’anno tanti toscani erano finiti a letto tramortiti dall’influenza. Per fortuna dovremmo essere allo scollinamento del picco, che non vuol dire che sia finita qui, anzi, al momento come risulta all’osservatoprio InfluNet la circolazione dei virus nella nostra regione è molto elevata. Virologi e infettivologi concordano almeno su un paio di cose: "l’uso delle mascherine negli ultimi anni aveva ridotto moltissimo la circolazione del virus", spiega il professor Mauro Pistello, direttore della virologia della azienda ospedaliero universitaria pisana. Così in questa stagione – in cui ha rifatto capo un parente prossimo del ceppo più brutto dell’influenza A, l’H1N1 della pandemia suina del 2009, che poi non fu così pestilenziale – ha trovato i sistemi immunitari impreparati, con poca memoria per difendersi. "Inoltre si nota una certa stanchezza vaccinale", dice Elisabetta Alti, direttrice del dipartimento di Medicina generale dell’Asl Toscana centro.

La filosofia no vax, chiamamola così, in qualche modo è riuscita a mettere un tarlo nella testa di parecchie persone, creando una sfiducia nei confronti dei vaccini. E non solo di quelli contro il Covid.

Ma la Toscana si salva. Chi ha sempre fatto l’antinfluenzale non si è tirato indietro neppure quest’anno. Anzi, le percentuali, che pure non sono quelle degli anni migliori, risalgono rispetto alla passata stagione. Lo scorso anno si vaccinò il 59,7% dei toscani con più di 65 anni, una percentuale che nell’Asl Toscana centro era più alta e lo è ancora di più adesso: sono stati somministrati 382mila vaccini antinfluenzali, con una copertura del 65,1% degli over 65. Gli anziani sono le persone che più si fidano della medicina e che meno sono influenzabili dai timori. Nella zona di Firenze centro, dove c’è la percentuale maggiore di over 65, la percentuale di vaccinati sale al 66,7%, a Pistoia dove la stanchezza vaccinale si è fatta sentire da subito in maniera prepotente si scende al 58,3% e in Valdinievole al 56,2%.

Per contrastare questa ondata di influenza, la vaccinazione rimane la forma più efficace di prevenzione. Chi non si è ancora vaccinato, è in tempo a proteggersi. "La notevole diffusione e la relativa aggressività del virus stagionale – spiega il direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl Toscana centro, Renzo Berti – consigliano caldamente la vaccinazione, in modo particolare a chi ha più di 65 anni, ai malati cronici e alle donne in gravidanza. E’ bene quindi non esitare".

Avanti anche con le misure di protezioni igienico sanitarie che abbiamo imparato a conoscere bene con il Covid.

Ilaria Ulivelli