"I retroscena delle tre ore con la premier"

Presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli che giudizio dà della conferenza stampa della premier Meloni? "Credo si tratti di...

Presidente nazionale dell’Ordine dei giornalisti Carlo Bartoli che giudizio dà della conferenza stampa della premier Meloni?

"Credo si tratti di una delle più lunghe conferenze stampa della storia non solo in Italia. Non so giudicare se sia stata veramente e totalmente esaustiva. Bisognerebbe chiederlo ai cittadini e magari, chissà, dare la possibilità anche di avere anche delle domande esterne. Quanto alla resa mediatica direi che è stata imponente’ evidenzia il giornalista fiorentino, già presidente dell’Odg della Toscana per due mandati, a fianco della premier alla Camera nell’appuntamento di inizio anno con la stampa.

Curiosità: si aspettava il momento di break della premier? C’è stato un cenno di intesa tra voi...

"Confesso che avevo fatto suggerire alla Presidente di fare uno stop preliminare, ma lei si è detta fiduciosa di farcela. Date le sue condizioni comunque eravamo d’accordo che se non fosse stato in grado di continuare mi avrebbe fatto capire la situazione e l’avrei aiutata a interrompere in maniera non traumatica l’appuntamento".

Meloni al di là dell’ufficialità è sempre molto cordiale e alla mano. Conferma?

"Quando è arrivata alla Camera aveva il volto molto affaticato. Forse anche per la tensione. Poi, piano piano, si è sciolta. Come lo scorso anno si era preparata in maniera molto scrupolosa. Confermo che la sua dote migliore è quella di ascoltare sul serio. Talvolta chi ricopre cariche molto elevate sembra ascoltare con sufficienza".

Un voto alla premier per la conferenza stampa?

"Non me la sento di dare un voto, ma posso esprimere un giudizio sulla strategia scelta. Prima di iniziare ho pensato che lo scoglio maggiore per Giorgia Meloni fosse quello di non farsi prendere la mano dal carattere e di non eccedere nei toni. Una conferenza stampa non è un comizio; bisogna parlare all’intelligenza delle persone e non infuocare le platee. Penso che lei sia riuscita a tenere un tono consono con l’appuntamento".