DAVIDE COSTA
Cosa Fare

Gli aiuti dopo l’alluvione. Zuffa tra i parlamentari toscani . E fare cartello è un’utopia

Continuano le accuse incrociate fra gli esponenti del centrosinistra e del centrodestra. Ma Barabotti (Lega) promette: "Nel decreto energia bis altri 50 milioni per i danni alle imprese". .

Gli aiuti dopo l’alluvione. Zuffa tra i parlamentari toscani . E fare cartello è un’utopia

Contributi e ristori per quanti hanno subito danni dall’alluvione: difficile, per deputati e senatori toscani, fare cartello. La strada è in salita, anche se il fine potrebbe giustificare i mezzi. E in effetti basta un giro di telefonate tra i rappresentanti della nostra regione a Roma per averne la conferma.

L’idea, neanche a dirlo, piace a tutti. Da sinistra a destra tutti, almeno a parole, sono pronti a lavorare al di là degli steccati per il bene della popolazione. A parole. Perché una volta esaurite le buone azioni di inizio anno ecco che arrivano i distinguo. Bipartisan.

"Come Pd - racconta la deputata Simona Bonafè - abbiamo presentato più emendamenti e ordini del giorni che sono stati bocciati dalla destra. E’ evidente a tutti che serva una disponibilità a collaborare soprattutto da parte di chi, in questo momento, ha compiti di governo. Non dimentichiamoci che nell’area interessata dalle alluvioni hanno sede aziende di rilevanza internazionale legate all’alta moda. E quello è un settore che non può aspettare i tempi della politica". "Nelle scorse settimane - aggiunge Maria Elena Boschi, deputata di Italia Viva- il nostro partito aveva presentato emendamenti in Senato a firma di Matteo Renzi da oltre 400 milioni di euro per dare contributi concreti ed efficaci alle popolazioni colpite dalle alluvioni degli ultimi mesi: Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. Emendamento che è stato bocciato dalla maggioranza, la quale non ha voluto neppure prendere impegni concreti neppure per importi assai più bassi di quelli che avevamo proposto. Da parte di Italia Viva la massima apertura c’è e l’abbiamo dimostrata in più occasioni. Mi pare che non si possa dire la stessa cosa della destra al governo e siamo preoccupati che si ripeta in Toscana quanto già visto in Emilia Romagna, con la totale incapacità del governo Meloni di dare risposte concrete dopo le passerelle".

"Volontà di collaborare? Certo che c’è - le parole del deputato del M5S Andrea Quartini -. L’obiettivo è scongiurare che anche in Toscana si verifichino quei ritardi inaccettabili legati alla ricostruzione post alluvione registrati in Emilia Romagna. Una convergenza me l’aspetterei, ma sono un po’ preoccupato perché da una parte il governo nazionale tende a scaricare le colpe sulle amministrazioni locali o regionali di centrosinistra, mentre il Pd appare fin troppo concentrato ad attribuire alla destra i ritardi nelle concessioni di contributi. Questo è sbagliato: bisogna lavorare tutti insieme per ottenere il massimo per famiglie e aziende".

Secondo Erica Mazzetti, parlamentare di Forza Italia, le forze di governo hanno fatto e stanno facendo il possibile: "La relazione del presidente della Regione - precisa - è arrivata l’11 dicembre e da allora ci siamo mossi. Se l’opposizione vuol lavorare a fianco nostro, invece di fare demagogia, è benvenuta. In queste settimane ho lavorato fianco a fianco con sindaci e assessori regionali. Ma non sono accettabili polemiche strumentali come quelle alle quali siamo stati costretti ad assistere".

"Quando si fa cartello lo si fa a scapito di altri - aggiunge Andrea Barabotti della Lega -. Mi piace più l’idea di fare squadra per la Toscana, anche se con i colleghi del Pd è difficile in questa fase. Il nuovo corso sembra molto più interessato a puntare il dito che a puntare gli obiettivi. Fortunatamente il governo è attento alle esigenze delle famiglie e delle imprese colpite dall’alluvione. Alla ripresa dei lavori parlamentari, attraverso il decreto legge ‘energia bis’ (provvedimento di cui sono relatore) destineremo altri 50 milioni a sostegno delle imprese toscane".

Parla di massima collaborazione Patrizio La Pietra, senatore di Fratelli d’Italia e sottosegretario all’Agricoltura: "Il nostro atteggiamento è questo al di là del colore politico. Rispondere alle esigenze dei cittadini e delle aziende è fondamentale, ma è evidente che la coperta è corta. Non si può prescindere dalla responsabilità di chi in questi decenni non ha fatto manutenzione. Ormai è chiaro che gli eventi estremi siano sempre più frequenti, ma è altrettanto chiaro che proprio per questo si debba lavorare senza sosta per la miglior tutela possibile del territorio".