Dieci anni di CasermArcheologica a Sansepolcro

Cinquemila ingressi nel 2022 e già seimila nel 2023 Dopo i mesi estivi di aperture sette giorni su sette e ancora tanti appuntamenti per festeggiare l’anniversario

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Arezzo, 9 ottobre 2023 – Prosegue il lungo calendario di appuntamenti che celebrano i dieci anni di CasermArcheologica, dieci anni in un cui l’ex caserma dei carabinieri di Sansepolcro ha visto le sue stanze, recuperate e lasciate in parte volutamente imperfette, diventare laboratorio artistico in perpetuo fermento. Centoventi tra residenze e mostre ospitate, cinquemila ingressi nel 2022 e già 6000 in questi primi mesi del 2023 con tante presenze di visitatori nel periodo estivo, grazie anche alle aperture nei fine settimana, e poi gli studenti che possono studiare nelle sale di CasermArcheologica e da settembre il doposcuola del Timone che ogni giorno aiuta nei compiti decine di studenti. Tanti pubblici e tanti cittadini ogni giorno frequentano CasermArcheologica per attività diverse, trovano spazio per attività e per incontrarsi a CasermArcheologica: giovani, artisti, il produttore musicale Andrea Barone che ha il suo studio musicale, altre associazioni che svolgono qui le proprie attività. CasermArcheologica continua a crescere ed è uno dei case history di maggior successo in Italia. Da ottobre e fino a dicembre sono ancora tante le mostre e gli eventi che animeranno questo luogo e che accompagneranno Caserma verso la conclusione di questo anno di festeggiamenti per i dieci anni di attività, che si chiuderà con un evento ancora da svelare.

Il progetto è nato 2013 a Palazzo Muglioni, uno dei più antichi edifici nel cuore del borgo toscano di Piero della Francesca, storicamente salotto culturale animato da Minerva Muglioni, moglie di uno dei discendenti della famiglia Buitoni. Negli anni ha coinvolto studenti delle scuole superiori, professionisti, imprenditori, istituzioni e fondazioni che lo hanno trasformato in un luogo in continuo mutamento, pervaso da un flusso di creatività. Diversi i nomi del variegato panorama artistico italiano e internazionale che in questi anni hanno trovato a Caserma la loro “casa” temporanea, dando vita a residenze, mostre e attività partecipative di altissimo profilo: da Olivier Grossetête, a Tina Helen, da Alessandra Baldoni a Virgilio Sieni, e tanti altri.

Fino al 9 dicembre sarà ancora possibile partecipare a CASERMALAB, SPERIMENTAZIONI TRA ARTE E ARTIGIANATO, l’esposizione che mette in mostra tre esiti di altrettante residenze che hanno visto lavorare insieme artisti e importanti realtà artigianali del territorio. Tra questi anche una pregiata tessitura che unisce tradizione e contemporaneità, lavoro di Ilaria Margutti con l’Azienda Busatti di Anghiari; tre sculture in legno e vetro specchiato, sintesi tra creatività, tecniche artigianali tradizionali e innovazione tecnologica, a cura dello scultore e fotografo Francesco Capponi di Perugia e del Mastro Santi del Sere di Anghiari; il corso aperto a tutti tenuti dalle famose merlettaie di Sansepolcro e dalle ragazze di CasermArcheologica, guidate dalla maestra ricamatrice Anna Capozzi, per fare conoscere e imparare il merletto a tombolo ai giovani, sperimentando opere inedite tra merletto e fotografia.

Due le mostre ancora in corso, dedicate ad una particolare arte, quella tipografica. Fino al 26 novembre sarà possibile ammirare le opere dell’artista Max Fish nella mostra dal titolo MESSO AL MURO _ Abbracciare le imperfezioni, una serie di manifesti realizzati a stampa tipografica a caratteri mobili. La mostra si concluderà con l'ultimo dei laboratori tenuti dall'artista, aperti a partecipanti da varie parti d'Italia che potranno stampare sui macchinari allestiti in mostra. Aderente al movimento internazionale della "bad print", l'artista si ispira alla street art e il graffitismo e raccoglie parole, ispirate alla poesia e alle scritte raccolte sui muri. I manifesti, incisivi e taglienti, ironici, sul filo del sarcasmo, riflettono sul cambiamento di significato delle parole a seconda dei contesti in cui sono inseriti, invitano lo spettatore a prendere posizione. Attraverso la stampa tipografica in grandi dimensioni i testi diventano immagini, le lettere impresse su carta, sovrapposte, stratificate, riprodotte in più copie mai identiche, riflettono sulla riproducibilità dell'immagine-testo. La mostra è un work in progress, come dimostrano le presse e i torni presenti in allestimento, strumenti utilizzati dall'artista per la continua produzione di nuovi manifesti che integrano le opere già in mostra e sono a disposizione del pubblico che partecipa ai workshop tenuti da Max Fish.

Il 16 dicembre inaugurerà SCONFINAMENTI, la mostra di Elio Mariucci e Fabio Mariacci, il cui titolo racconta di chi ogni giorno mette a rischio la propria vita per oltrepassare confini al fine di garantirsi una possibilità di futuro. Molte delle opere degli artisti sono ispirate a questo dramma permanente. Nei giorni di apertura, la mostra è pensata dagli artisti per sconfinamenti tra le arti, tra i linguaggi, per avviare dialoghi con musicisti e poetesse chiamati a interpretare le opere in mostra, con antropologi, storici e filosofi che diano lettura del nostro tempo - per esempio del tema delle migrazioni - attraverso le arti.

Caserma rappresenta quindi uno spazio permanente di promozione culturale in Valtiberina, un luogo dedicato all’arte contemporanea e alle residenze d’artista, aperto durante tutto l’anno e accessibile a visite di scolaresche, turisti, cittadini. È anche uno spazio di coworking, un centro di formazione, sia per giovani allievi tra i 14 e i 18 anni che per cittadine e cittadini di ogni età e infine, ma non per ultimo, una pratica di cittadinanza attiva e di promozione di percorsi di capacitazione. Frequentatori abituali e turisti che vengono da fuori, partecipanti alle residenze e ai laboratori, artisti emergenti e affermati rappresentano la sua grande comunità di CasermArcheologica che nei dieci anni l’ha attraversata e accompagnata nel suo percorso di crescita. Dal 2013 ha raccontato innumerevoli storie, visto evolversi carriere artistiche, svilupparsi nuove identità o semplicemente condividere e ritrovarsi.