Città dell’arte contemporanea. Carrara lancia la candidatura

L’assessora Dazzi: "Tutto il nostro territorio è in grado di offrire molte eccellenze"

Città dell’arte contemporanea. Carrara lancia la candidatura

Città dell’arte contemporanea. Carrara lancia la candidatura

Il marmo, l’Accademia di belle arti, il Carmi. E ancora: il museo del marmo, il festival ’Con-vivere’ e il museo delle arti plastiche. Carrara è abituata ad avere a che fare con la bellezza. La città che ha attirato nei secoli i più grandi artisti, interessati a plasmare con l’’oro bianco’ la loro grandezza, guarda al futuro e si regala una nuova scommessa. Il Comune ha cominciato il percorso per presentare la propria candidatura a capitale italiana dell’arte contemporanea. Si tratta, come annunciato dal ministro Gennaro Sangiuliano, del nuovo riconoscimento previsto dal Ministero della Cultura che prevede, al pari di quelli di ‘Capitale della cultura’ e ‘Capitale del libro’, l’assegnazione ogni anno del titolo a una città italiana che riceverà così anche fondi per interventi di realizzazione e riqualificazione di aree e spazi destinati alla fruizione dell’arte contemporanea.

Il primo passo per arrivare all’ufficializzazione della candidatura è stato da poco sottoscritto da parte del Comune con l’affidamento alla Fondazione Fitzcarraldo di Torino del compito di accompagnare l’ente nel percorso che porterà alla stesura del dossier.

"Crediamo – sottolinea l’assessore alla Cultura Gea Dazzi – che questa candidatura possa essere una grande occasione per mettere a sistema le tante eccellenze non solo di Carrara, ma di tutto il territorio nel quale ci troviamo. Carrara come città creativa Unesco, Carrara con il suo marmo, Carrara con i suoi laboratori, i suoi artisti e i suoi artigiani è da sempre un grande hub diffuso di arte e di sperimentazione artistica. Nelle botteghe, negli studi e negli atelier che si snodano dai monti fino al mare da secoli la creatività prende forma e la pietra delle nostre montagne affascina oggi generazioni di artisti come ha fatto in passato con Michelangelo, Bernini o Canova".

"La nostra volontà – conclude l’assessora – è quella di continuare a lavorare per mettere sempre più a sistema questo che è un tratto fortemente identitario per Carrara, ma che coinvolge anche tante altre realtà vicine e che contribuisce a fare sì che tutta questa zona sia riconosciuta in ogni angolo del mondo come una terra d’arte e di artisti".