Rovaglia tiene vive le speranze dell’Aquila

Pari in rimonta per i rossoblù sul campo della Fermana. Nel finale anche la chance di ribaltare il risultato. Giordani ci prova senza fortuna

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FERMANA (4-3-3): Borghetto; Eleuteri, Parodi, Pellizzari, Carosso (37’st Maggio); Scorza, Giandonato, Graziano (37’st Bunino); Tulissi (10’pt Pinzi), Fischnaller (37’st De Nuzzo), Romeo (A disp: Nardi, Vaccarezza, Spedalieri, Vessella, Pampano, Gkertsos, Ronci) All: Protti

MONTEVARCHI (3-4-1-2): Giusti; Tozzuolo, Gennari, Fiumanò (29’st Chiti); Cerasani (29’st Silvestro), Amatucci, Nador, Lischi; Giordani; Rovaglia (48’st Sorgente), Kernezo (29’st Biagi) (A disp: Mazzini, Bertola, Boncompagni, Jallow, Manè, Marcucci) All: Banchini

Arbitro: Pacella di Roma 2.

Reti: 17’pt Giandonato, 45’pt Rovaglia Note: ammoniti Romeo, Tozzuolo, Silvestro, Nador; angoli 4-4; recupero 2’+5’.

FERMO – Nella ghiacciaia del Bruno Recchioni alla fine esce un pareggio che non muove troppo la classifica per entrambe. Per la Fermana è il sesto risultato utile consecutivo, un punto utile soprattutto per la continuità che da al cammino ella Fermana in un momento non facile. Come detto alla vigilia Fermana che non ci arriva nel migliore dei modi con Misuraca out per squalifica, Maggio in panchina non al meglio per un virus nelle ultime ore, Scorza che stringe i denti ed è in campo mentre la gara di Tulissi dura pochi minuti. Appena 8 visto che il numero dieci gialloblu sente un problema muscolare ed è costretto al cambio: con Maggio non al top va dentro Pinzi. E non è affatto semplice contro un’Aquila Montevarchi ben messa in campo che pressa piuttosto bene e chiude, soprattutto nella prima fase, le corsie esterne. Il 3-4-3 di Banchini da pochi punti di riferimenti in attacco mentre in mediana sono duelli individuali uomo contro uomo, spesso a tutto campo.

Il ritmo c’è ed è sostenuto ma le squadre non concedono troppi spazi. Serve una stoccata singola per sbloccare la gara e porta la firma di Manuel Giandonato. Punizione dai 20 metri scarsi defilata un po sulla sinistra, la traiettaoria è la solita velenosa e passa tra una selva di gambe: diventa subito imparabile e vale il vantaggio gialloblu. La Fermana è molto attenta a schermare nella prima parte anche se sulle seconde palle l’Aquila Monbtevarchi è attiva e cresce di tono nel finale della prima frazione. Prima uno spavento sulla destra, poi l’angolo a pochi secondi dal termine del tempo. Palla tesa in area e girata, un po fortunosa di Rovaglia (proprio il secondo ex di turno oltre a Gennari), a infilare con un lob imparabile alle spalle di Borghetto. E il primo tempo finisce in parità. Nella ripresa non cambia il copione, può succedere di tutto ma le occasioni non sono tantissime. Vibrante il finale di tempo: Maggio ha un ottimo spunto ma il suo tiro è debole, come la punizione ancora di Giandonato respinta con i pugni dall’estremo difensore di casa.

Ma l’Aquila è ben presente e pericolosa quando si allunga sugli spazi: ripartenze anche pericolose e la Fermana chiude con qualche affanno in almeno tre circostanze, ancora su Rovaglia ma anche su Giordani. Proprio allo scadere c’è anche la chiusura provvidenziale di Eleuteri in diagonale che strozza la possibilità ospite di fare il colpaccio. Alla fine è parità: con i tifosi gialloblu che applaudono la squadra e gli ospiti che ripartono dopo il ko di domenica scorsa.