Presidente e arbitro, i due volti di Bernardini

Il timoniere del Csi in campo per dirigere una partita: "Mancavano i fischietti e così mi sono fatto avanti"

Migration

Ha tolto giacca e cravatta per indossare la giacchetta da arbitro del comitato da lui stesso presieduto. Lorenzo Bernardini, presidente del Centro Sportivo Italiano di Arezzo, è sceso in campo col fischietto in bocca e cartellini alla mano, in occasione del memorial "Gambineri". La partita è terminata 9-9. "Come voto mi hanno dato 7 e quindi vuol dire che sono andato bene - ci racconta ridendo - ho assegnato un rigore alla fine, perchè secondo me c’era. però non ci ho dormito la notte". Un debutto avvenuto un po’ per necessità anche se l’abilitazione l’aveva presa da tempo. "Nel 2018 avevo partecipato al corso arbitri del Csi. La settimana scorsa si sono verificate alcune defezioni tra i nostri arbitri e quindi mi è sembrato giusto farmi avanti. E’ stato caso eccezionale, ma se servisse di nuovo, non mi tirerò indietro. All’interno del comitato ha fatto un po’ strano vedermi in maglietta e calzoncini, rispetto al solito clichè che indosso come presidente. Qualche battuta ci è scappata, ma adesso non possono più dire che non faccio sport".

Questa esperienza è stata l’occasione per Bernardini per una riflessione sulla figura dell’arbitro. "Stare sul campo mi è servito per capire innanzitutto che questo ruolo deve essere ad appannaggio dei giovani. L’arbitro oltre a far rispettare le regole deve saper cogliere anche i momenti emozionali di una gara". Attualmente il campionato di calcio del comitato aretino del Csi vede la partecipazione di 10 squadre, perlopiù espressione degli oratori del territorio. Bernardini, al secondo mandato al timone del Csi aretino, è già proiettato al 2023 ed ha ben chiari gli obiettivi da raggiungere. "Come priorità quella di essere da supporto per le società per la loro attività e nell’attuazione della riforma dello sport che andrà in vigore dal prossimo luglio. Poi vogliamo essere sempre più presenti in quelle discipline che uniscono l’uomo alla natura quali trail e podismo ed infine investire sulla creazione di giornate caratterizzate dalla polisportività". L’anno che si chiude ha portato in dote la nuova sede a San Domenico, inaugurata ad inizio novembre. "Il San Domenico Village – spiega Bernardini – ci farà compiere un ulteriore salto di qualità nell’organizzazione.

Una sede nostra ci permette di investire nella formazione e nei corsi per dirigenti oltre a fornire servizi più efficienti alle famiglie. All’interno della struttura abbiamo un campo da calcetto e un polivalente". Infine Bernardini ci tiene a sottolineare un aspetto. "Abbiamo parlato degli arbitri di calcio, ma uno dei fiori all’occhiello del CSI è avere anche un gruppo di arbitri sia di atletica leggera che di basket. Basti pensare che le partite dello scorso Trofeo Guidelli, torneo di pallacanestro giovanile internazionale, è stato diretto dai nostri ragazzi".

Andrea Lorentini