"Tornare al Comunale è un’emozione bella e positiva. Sono stati tre anni della mia vita professionale e privata che ricordo con grande piacere. Ho ancora tanti amici in città a cominciare da Michele Bacis". Per Fabio Tocci la partita di domani sera rappresenta un tuffo nel passato. In amaranto tre stagioni tra juniores (condotta alle finali nazionali) e prima squadra dove è stato vice di Bacis. L’allenatore romano è attualmente il secondo di Greco sulla panchina della Torres. "Lunedì saranno 90’ aperti. Entrambe le formazioni hanno lo stesso atteggiamento: cercare di occupare la metà campo avversaria per fare gol - sottolinea - l’Arezzo è un’ottima squadra e può contare sull’apporto dei tifosi e di un ambiente sano. Lo staff tecnico poi non lo scopro certo io. La carriera di Paolo Indiani parla per lui". I sardi sono reduci da due sconfitte consecutive, ma Tocci replica a chi sostiene che ci sia un calo di motivazioni e che la testa sia già agli spareggi per la B. "La concentrazione è al presente perchè dobbiamo ancora certificare matematicamente il secondo posto che è fondamentale in chiave playoff. E’ vero che le ultime due partite sono state negative sul piano del risultato, ma la prestazione non è mai mancata". Tocci si sofferma sui singoli. "L’Arezzo ha molta qualità, sopratutto offensiva con Pattarello, Gucci e Guccione, senza dimenticare Settembrini". Tornando all’esperienza aretina il ricordo più piacevole è anche quello più amaro. "Facemmo a 65 punti eppure arrivammo secondi dietro al Pontedera. Un pò di rimpianto rimane. Al tempo stesso abbiamo dato l’opportunità a tanti giovani di crescere in quel periodo".
A.L.
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