
MONTEVARCHI
Gli ultimi, a volte, si scoprono primi o quasi. Tre giorni fa, in occasione della sfida di Cesena che l’Aquila ha rischiato seriamente di vincere sovvertendo per 86 minuti il pronostico tutto sbilanciato dalla parte dei romagnoli, sono stati diffusi i numeri di Football Data sull’incontro e l’andamento delle due formazioni in campionato. Ebbene, dalla match analysis, come si dice in gergo, spunta il Montevarchi che non ti aspetti. Se, infatti, la formazione prima di Malotti e da dicembre affidata a Banchini, nel girone B di Lega Pro è quella che ha vinto di meno e seconda solo all’Imolese per il record negativo di sconfitte subite (17 a fronte delle 18 dei romagnoli), altre statistiche possono addirittura confortare in chiave salvezza. Dimostrano a chiare lettere che i rossoblù sono vivi, lottano e giocano con uno spirito che non è prerogativa neanche di chi li sopravanza di molti punti. Due gli esempi lampanti. Non manca intanto la carica agonistica ai valdarnesi che sono al terzo posto nel torneo, dietro Reggiana e Cesena, per il dato dei contrasti vinti in ogni zona del campo. Ma c’è di più, perché i montevarchini si piazzano al secondo posto assoluto nella graduatoria di chi intercetta il maggior numero di palloni, in media 59 a partita, dietro la Recanatese che ne recupera 61. E come se non bastasse c’è pure il primato assoluto degli aquilotti, al comando nel raggruppamento per le cosiddette palle contese conquistate, 70 di media per gara, davanti all’Olbia e ancora al Cesena. Certo, è lapalissiano affermare che se si segna poco e la difesa risulta la più perforata del girone B, lo spirito battagliero non è sufficiente, sebbene nel recente periodo i parametri siano migliorati, e allora bisogna fare di più. Soprattutto in termini di possesso palla e di precisione nei passaggi, visto che nelle classifiche relative il Montevarchi segna performance assai peggiori. Tornando ai palloni strappati agli avversari, il migliore tra le aquile è il difensore Alessandro Tozzuolo.
Giustino Bonci