REDAZIONE AREZZO

Il Carpi in caduta libera riparte da Pochesci "Ritroviamo serenità e usciremo dalla crisi"

"Ritroviamo la serenità e raggiungeremo quanto prima i 40 punti". Ecco come si è presentato Sandro Pochesci, o per meglio dire è iniziato il secondo mandato del tecnico romano sulla panchina del Carpi. Tredici gol nelle ultime tre partite, sei sconfitte e due vittorie nel 2021 sono la fotografia di una squadra che ha richiamato dopo le dimissioni di Foschi il tecnico che aveva portato i biancorossi nei piani alti della classifica. Certo, Biasci (mattatore nel match di andata) non c’è più, ma il Carpi lì davanti ha De Cenco che contro il Cavallino nella precedente esperienza con il Pontedera si mise in mostra. Che dire poi di Hachim Mastour, baby prodigio (classe 1998) che il Milan strappò all’Inter nel 2012. Una promessa quasi eterna che dopo un lungo peregrinare tra prestiti e cessioni a titolo definitivo adesso cerca di affermarsi. Una squadra in difficoltà che ritrova il tecnico che la stava facendo girare su buoni ritmi, ma che ha avuto solo due allenamenti a disposizione per rispolverare certi dettami.

L’Arezzo dovrà fare attenzione a Pochesci che nel gennaio del 2014 venne al Comunale con l’Ostiamare strappando uno 0-0 che di fatto iniziò a far scricchiolare la panchina di Mezzanotti. Al termine di quella partita tra l’altro, l’allora patron Ferretti, promise che l’Arezzo a fine stagione comunque fosse andata sarebbe stato ripescato. Sono passati sette anni da quell’incontro e Pochesci, tecnico a dir poco carismatico, è passato dalla D fino alla serie B con la Ternana quando analizzò l’eliminazione degli azzurri dalla corsa verso il Mondiale. Un tecnico mai banale da cui l’Arezzo dovrà guardarsi bene.

M.M.