
Graziano Cipriani con Craxi
Arezzo, 10 gennaio 2020 - Da Bettino ci è andato due volte, la prima nel ’96, la seconda due anni dopo. Oggi, nel giorno dell’uscita del film sull’esilio di Craxi, quei ricordi rimbalzano nella mente di Graziano Cipriani, più vivi che mai, ancora illuminati dal sole di Hammamet. Cipriani, socialista storico, è stato fino a poco tempo fa segretario regionale del Psi e tuttora fa parte della segreteria nazionale. Mai ha rinnegato Craxi e i due voli per la Tunisia lo testimoniamo.
«Nell’ottobre ’96 - racconta - sono partito con due amici grazie ai rapporti di amicizia con l’ambasciatore Caruso, allora nostro rappresentante consolare a Tunisi e in precedenza consigliere diplomatico del ministro Martelli». Ma è la visita del ’98 quella più coinvolgente.
«Facevo parte di una delegazione di sette persone, c’erano anche il senatore Riccardo Nencini e il consigliere regionale Pieraldo Ciucchi. Non andammo a casa di Bettino, anche per questioni di sicurezza. C’erano le guardie del corpo armate, non volevamo dare disturbo». Una giornata che Cipriani non dimentica: «Craxi fu straordinariamente gentile, a sera ci portò a cena nel ristorante italiano che era solito frequentare, più tadi arrivò anche il figlio Bobo. Restammo lì a lungo, per ore a parlare della situazione italiana».
«Era amareggiato, anche con gli amici di partito. Mi sovviene la battuta su Giuliano Amato: è un maggiordomo, disse, e come e tutti i maggiordomi è abituato a servire il padrone. All’epoca il padrone era Massimo D’Alema. Ci raccontò anche di un luogo incantato di Hammamet, una serie di dune sul mare che guardava all’Italia. Quando il cielo è limpido, ci disse, vedo la sagoma di Lampedusa e sento una grande nostalgia».
La delegazione deve ripartire il giorno dopo, ma anche stavolta Craxi è presente: «Con lui andiamo in un bar della medina di Hammamet e ancora una volta parlammo a lungo, più di due ore. Sempre dell’Italia. Poi siamo partiti ed è stata l’ultima volta che ho visto Bettino». Craxi morirà nemmeno due anni dopo, nel gennaio del 2000 e fra nove giorni ricorreranno i venti anni dalla scomparsa.
Quanto al film di D’Amelio e al Craxi interpretato da Pierfrancesco Favino, Graziano Cipriani non ha dubbi: «Lo andrò a vedere al più presto, è scontato. Mi hanno chiamato amici di partito da Roma per invitarmi all’anteprima, ma non potevo andare. Lo vedrò certamente ad Arezzo, non posso mancare a questo appuntamento». Pensando sempre a quei giorni trascorsi ad Hammamet con il gigante abbattuto dall’onda di Tangentopoli.