"Centrodestra? Tensioni che saranno superate" Lucia Tanti e le divisioni nella coalizione

La vicesindaco propone ai partiti nazionali di superare le fragilità emerse sul piano delle strategie. "Qui l'ufficio del sindaco sarà il luogo adatto per il confronto"

Lucia Tanti

Lucia Tanti

Arezzo, 31 gennaio 2022 - Il vicesindaco Lucia Tanti interviene sulle tensioni iniziate nel centrodestra da qualche tempo e poi esplose dopo la vicenda del Quirinale

“L’elezione del Presidente della Repubblica ha fatto definitivamente esplodere il bisogno di riscrivere tutti insieme il modello di una alleanza molto forte nei contenuti ma spesso un po' fragile nelle strategie. E’ praticamente dal 2019 che quasi ininterrottamente continuo a sostenere la necessità di un modello nuovo di stampo conservatore che tenga insieme, nelle più varie formule, le tradizioni liberale, cattolica, garantista, municipalista e di destra europeista, fortemente improntate nel protagonismo dei sindaci e dei governatori.

E’ quindi l’ora di affiancare ai leader, che ci sono e che restano perno fondamentale, un numero consistente di amministratori locali saldamente in sella a Comuni e Regioni, e anche di consiglieri comunali, provinciali e regionali che possano far fare al centro destra quel bagno di territorio, di concretezza e di civismo, che mi pare non più rinviabile. Il parlamento è uscito molto mortificato da questa partita, dimostrando ormai una astrattezza che rischia di alimentare l’antipolitica e in questo quadro il centro destra ha dimostrato qualche incertezza.

Nulla di grave, una crisi di crescita che ci traghetterà finalmente in una fase successiva essendo ormai questa allo stallo, e sono anche molto sollevata che i leader della coalizione – seppur in un momento di dialettica serrata- riconoscano tutti che siamo alla svolta e che abbiamo bisogno di una ritaratura. Questa ritaratura bisogna riparta dai territori ed è per questo che l’esperienza del governo della città di Arezzo resta a disposizione di una progettualità importante, fatta di pragmatismo, di concretezza, di visione e di territorio.

E lo dico oggi, ovviamente consapevole delle fisiologiche effervescenze locali che non sottovaluto ma che, conoscendo a fondo le questioni che si pongono, il senso di responsabilità di chi le pone da ambo le parti, e le possibili soluzioni in campo, leggo come uno scambio tra alleati che troverà il giusto modo e il giusto luogo di confronto e di soluzione, che non può che essere la stanza del Sindaco Ghinelli. Scambio che ha pure il pregio della trasparenza”.